La gravità dell’arte fra fisica e divulgazione (video di tabloid)
L'evento 'Gravity no Gravity', svoltosi a Genova nel centenario della pubblicazione della teoria della relatività di Einstein, ha cercato di divulgare il tema scientifico delle forze gravitazionali attraverso l'arte contemporanea. Proprio nei giorni in cui tornava in auge Albert Einstein, con la conferma definitiva della celebre teoria della relatività da lui elaborata ben un secolo prima, a Genova si celebrava con un evento artistico la forza di gravità, la legge dell’universo che lo scienziato tedesco riscrisse in quella rivoluzionaria teoria. ‘Gravity no gravity’, questo il titolo dell’evento, per tre giorni all’inizio di aprile ha scandagliato il tema scientifico delle forze gravitazionali attraverso una contaminazione fra fisica ed arte contemporanea. ‘Gravity no gravity’, promosso da Design of the Universe e dall’Osservatorio Astronomico di Genova, fa parte di un progetto più ampio, ‘Anima mundi nella coscienza dei quanti’, il cui primo tassello era stato un evento sul tema della luce, tenutosi sempre a Genova nell’autunno del 2015, in occasione del Festival della Scienza. Il concept di entrambi gli eventi è promuovere la cultura tecnico-scientifica attraverso la creatività artistica, in particolare utilizzare l’arte contemporanea come strumento didattico con cui avvicinare la scienza a un pubblico adulto e non esperto e alle scuole, bambini e giovani. Fra i vari momenti dell’evento una performance artistica site specific svoltasi ai Giardini Baltimora: la creazione e installazione dell’opera ‘il Bianco e l’ombra’, dell’artista napoletano Maurizio Elettrico, che non realizza quasi mai le sue opere direttamente ma si limita a disegnarle su un foglio, lasciando agli esecutori una certa autonomia creativa. L’altro soggetto promotore di ‘Gravity no gravity’ è stato l’Osservatorio astronomico di Genova, che ha curato in particolare la parte didattica, con laboratori che il suo direttore Enrico Giordano ha tenuto alla biblioteca De Amicis per spiegare il concetto di forze gravitazionali ai bambini. Uno dei protagonisti dei tre giorni dell'evento, infine, è stato Marco Pallavicini, vicedirettore del Dipartimento di fisica dell’Università di Genova e presidente della Commissione 2 dell'Istituto nazionale di Fisica Nucleare, che ha tenuto presso la sala del consiglio delle Città metropolitana, a palazzo Doria Spinola, una conferenza sulle 'carezze dei buchi neri', parlando di leggerezza e pesantezza della gravità. Pallavicini, che è anche il neo-presidente del Festival della Scienza, ha anche anticipato i temi dell'edizione 2016 della manifestazione genovese di divulgazione scientifica, che si terrà a ottobre.
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