La formazione professionale va in regione, il successo del ‘catalogo donna’ (tabloid)
La formazione professionale, un servizio pubblico utile per i lavoratori disoccupati, anche appartenenti a categorie deboli come giovani, disabili, donne, ma anche per quelli che un lavoro già ce l’hanno e vogliono riqualificarsi: fino ad oggi, in Liguria, questo servizio è stato erogato dalle province, su delega della Regione, dal primo luglio torna ad essere gestito direttamente dalla Regione Liguria, che assorbe tutti i lavoratori dedicati alla formazione professionale delle quattro province. Un know how che non andrà quindi disperso, e che permetterà di continuare a fare formazione per diverse categorie.Questo accade proprio mente parte la programmazione europea settennale 2014-2020, che mette a disposizione delle Regioni fondi destinati alle politiche del lavoro, secondo alcune linee guida molto precise.Michele Scarrone è il direttore di tutta l’area della formazione e delle politiche del lavoro della ex Provincia, oggi Città metropolitana, e anch’egli sarà trasferito in Regione, con circa 50 dipendenti.Uno dei tanti servizi erogati dalle politiche del lavoro della Provincia di Genova è stato il ‘Catalogo donna’, per aiutare le donne disoccupate a trovare un impiego. Il Catalogo, che ha avuto due edizioni fra il febbraio del ‘13 e il febbraio del ’15, è stato erogato a circa 500 donne ed ha avuto un grande successo, il che fa sperare in una sua riedizione nella prossima programmazione regionale ed europea.Ecco come ha funzionato il ‘Catalogo donna’.
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