Citta’ metropolitana, statuto approvato dai sindaci, che pero’ chiedono la sua immediata revisione: emendamenti saranno approvati entro il 28 febbraio
La carta fondante del nuovo ente che dall'1 gennaio sostituirà la Provincia di Genova è stata approvata dalla conferenza metropolitana all'unanimità (49 voti). Ma nella Città metropolitana i sindaci vogliono contare di più e si tornerà a breve a discutere i contenuti dello statuto.Genova, 19 - E' stato approvato all'unanimità dei presenti (49 sindaci, su un totale di 67 del territorio genovese) lo statuto della Città metropolitana di Genova, sottoposto questa mattina al voto della conferenza metropolitana, l'assemblea che riunisce tutti i primi cittadini dell'ex provincia di Genova. L'unanimità del voto favorevole, tuttavia, è stata espressione, più che di piena adesione ai contenuti dello statuto, di responsabilità istituzionale: infatti la carta fondativa del nuovo ente che nascerà l'1 gennaio dalle ceneri della Provincia non poteva essere emendata nella seduta di oggi, ma solo approvata o respinta, e se fosse stato respinta si sarebbe creata una grave impasse che avrebbe bloccato la Città metropolitana sul nascere. Sui contenuti, invece, la grande maggioranza dei sindaci intervenuti nel dibattito che ha preceduto il voto ha espresso riserve, chiedendo la possibilità (garantita dalla legge) di emendare il testo nei prossimi mesi, soprattutto nei punti che regolano il rapporto tra Città metropolitana e comuni. Questa volontà dei sindaci, esplicitata e sviscerata nei dettagli dal sindaco di Ronco Scrivia Simone Franceschi nel primo intervento della seduta dopo quello introduttivo del sindaco metropolitano Marco Doria, e poi appoggiata con toni e accenti diversi da tutti i sindaci intervenuti dopo, è stata raccolta dallo stesso Doria, che, con la consulenza del segretario generale della Provincia Piero Araldo, ha proposto un rapido percorso di revisione dello statuto: la proposta di Doria, votata all'unanimità dai sindaci come allegato allo statuto approvato oggi, prevede che nel mese di gennaio la conferenza metropolitana avvii un percorso, che dovrà concludersi il 28 febbraio, di verifica della carta fondante del nuovo ente, ovvero discuta e voti diversi emendamenti al testo approvato oggi. Gli emendamenti, in base a quanto detto da Franceschi, riguarderanno il ruolo della conferenza metropolitana, che i sindaci vorrebbero più incisivo, in modo da equilibrare il peso del consiglio metropolitano, e la possibilità dei sindaci di prendere parte alle commissioni del consiglio metropolitano. "Il testo approvato oggi - ha sottolineato Doria - è essenziale, lineare. E' migliorabile e lo modificheremo secondo le procedure consentite dalla legge".