Città metropolitana(2) : il consiglio approva le linee guida sulla riduzione della spesa del personale imposta dalla legge di stabilità
Gli interventi in aula durante il dibattito in Consiglio metropolitano sulle linee d’indirizzo per il personale.Genova, 18 - La “tenaglia fra una nuova riduzione di spesa di 15 milioni e la riduzione della spesa del personale del 30% che rischierebbe di ammazzare qualsiasi ente - ha detto Nino Oliveri - riguarda la Città Metropolitana e pensiamo che è stata definita la vera innovazione della riforma”. La delibera del Consiglio metropolitano però, “è una tappa con un grandissimo risultato per la Città Metropolitana senza esuberi, per i lavoratori, i sindacati attenti e propositivi e anche per la Regione, con linee di indirizzo molto positive e capaci di rispondere a una serie di criticità molto difficili. Anche nell’osservatorio regionale c’è stato un lavoro molto positivo per cambiare posizioni di partenza molto diverse.”Per Gian Piero Pastorino, invece quella del Consiglio metropolitano “è una delibera che vorrei digerire molto lentamente e contiene molte incertezze. La legge regionale non chiarisce bene e il Consiglio delle autonomie locali, molto critico, ha finora sospeso il suo giudizio. Vorrei capire bene la pianta organica, dalla Polizia Provinciale chiedono di sapere che fine faranno e vorrei sentire i rappresentanti dei lavoratori di tutto l’ente.” Roberto Levaggi, consigliere delegato che ha anche partecipato ai lavori dell’Osservatorio regionale come vicepresidente dell’Anci definisce la delibera “una tappa basilare con i suoi indirizzi per dar modo a questo ente di costruire la propria azione e continuare il confronto con la Regione. La Città Metropolitana è all’inizio del suo cammino, ci sono ancora delle incognite, ma si sta svolgendo un ottimo lavoro.” Giovanni Vassallo, consigliere delegato, richiamando “la concretezza e il realismo perché ci sono sempre meno risorse e viene imposto un taglio del 30% delle spese del personale” dice però anche che “tutto quanto si sta facendo ha un riscontro positivo, dimostra che la Città metropolitana prende atto delle difficoltà, non le nasconde e le affronta. La delibera è seria, dice che l’ente c’è, fa che ciò che deve e lo fa anche bene.” E Vassallo annuncia che sui contratti degli appalti in scadenza (il 28 febbraio l’orientamenti e l’inclusione disabili, il 31 marzo i servizi per l’incontro domanda – offerta di lavoro dei centri per l’impiego) “metteremo tutte le risorse ancora a disposizione per poterli prorogare”. Valentina Ghio, vicesindaco metropolitano dice che la delibera “è un’assunzione di responsabilità della Città Metropolitana, un’impostazione fondamentale e un atto di serietà per definire le linee realisticamente possibili nell’autonomia del nostro ente, senza andare al traino di altri e dando risposte ai lavoratori e ai loro rappresentanti, molto responsabili. Enrico Pignone, consigliere delegato, nel “cogliere la sensibilità di tutti – dice – non posso non rilevare anche un disagio, perché una volta completata l’operazione di messa in sicurezza non possiamo non far emergere anche un’incongruenza istituzionale. Il personale che si trasferisce in Regione non avrà più alcun rapporto con quello che dovremo costruire qui. Penso per esempio alla difesa del suolo, come potremo svolgere i compiti di pianificazione e di programmazione? Anche dal punto di vista operativo è necessario dare risposte.” Su questo tema è ritornato in conclusione anche Marco Doria. “Abbiamo lavorato perché il disegno di legge regionale venisse modificato, in quanto la prima e molto frettolosa stesura non riconosceva il ruolo della Città metropolitana indicato dalla legge Del Rio e abbiamo ottenuto risultati accettabili, è molto cambiato. E’ rimasto lo stesso testo sulle funzioni delegate dalla Regione che avrebbe potuto autonomamente lasciarle alla Città metropolitana oppure, legittimamente ma discutibilmente, riassumerle come sta avvenendo. Sulla difesa del suolo ho ricevuto una lettera firmata da tutti i dipendenti del settore nella Città metropolitana sull’opportunità del passaggio alla Regione. Questo passaggio totale, legato al disegno di legge regionale, è appoggiato dalla totalità dei dipendenti. La materia è obiettivamente controversa e aprirà anche dei problemi nell’esercizio della pianificazione territoriale. La Città metropolitana non intende comunque e non sta rallentando alcun percorso, perché ci siamo, vogliamo procedere e mettere punti fermi. Siamo interlocutori pronti e attenti a metterci in condizioni di funzionare.”
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