Variante di Settembrin riparte il cantiere
Una sfida affascinante e complessa, lunga e faticosa per liberare la Val Graveglia, dalle strettoie che ne rendono pericoloso l'imbocco, perché il primo chilometro è una serie di curve tortuose e anguste tra il torrente, le case e il monte dove si incrociano con forti disagi camion, auto e bus. La sfida è quella della variante di Settembrin alla provinciale 26 per risolvere definitivamente una situazione difficile per abitanti, frequentatori e aziende, come le cave, del territorio. Dopo trent'anni di progetti rimasti sulla carta, come i fondi necessari e di idee troppo diverse fra gli enti, finalmente a metà degli anni 2000 arriva la svolta vera. Con il cofinanziamento di 6 milioni della Regione, di 1,8 della Provincia che ha curato anche progetti, appalti e direzione lavori, di 1,050 dal ministero dell'economia e 200.000 euro dagli enti di vallata, si aprono i cantieri. L'avvio con la rotatoria iniziale, seguito dalla costruzione del nuovo ponte di Santa Lucia, sbocco a monte del by-pass. Poi dal 2011 i primi lavori per il tracciato. Con altri due ponti d'acciaio, colossi da 450 tonnellate complessive il cui varo, con tre gigantesche gru, a nove e otto assi, abbiamo documentato nelle nostre immagini. Quasi cavo per cavo, gancio per gancio e bullone per bullone, sino alla posa definitiva. Era il marzo 2013. Da allora però i lavori hanno subito molti rallentamenti. Perché?
STEFANO BELFIORE
Progettista e direttore dei lavori -- Provincia di Genova
A fine lavori la variante, che vediamo anche dall'alto, scorrerà sulla sponda sinistra del Graveglia, sopraelevata di tre metri e mezzo rispetto alla zona d'argine per garantire anche il flusso delle piene poi attraverserà il torrente, percorrerà per un tratto la sponda destra, tornando su quella sinistra per ricollegarsi con la strada attuale al nuovo ponte di Santa Lucia. E proprio in questa zona si stanno realizzando interventi per proseguire i lavori evitando di dover ricostruire continuamente i guadi di cantiere danneggiati dalle piene.
STEFANO BELFIORE
Progettista e direttore dei lavori -- Provincia di Genova
Così si potrà innanzitutto gettare la soletta in cemento armato del primo ponte, quello più vicino a Santa Lucia e poi proseguire le stesse operazioni sul tracciato successivo. E, nonostante stop e rallentamenti, la variante dicono i tecnici potrà essere pronta nei tempi previsti.
STEFANO BELFIORE
Progettista e direttore dei lavori -- Provincia di Genova