Variante di Settembrin, conto alla rovescia per i nuovi ponti
Agosto 2012. Ormai quasi del tutto assemblati i due ponti d'acciaio, si sta completando l'armatura in ferro, prima delle gettate di cemento, dell'ultima delle quattro poderose spalle destinate a sostenere le nuove infrastrutture per l'attesissima variante di Settembrin che libererà l'imbocco della provinciale 26 da oltre un chilometro di pesanti e rischiose strozzature, in un tratto dove ogni giorno non si contano i giganteschi camion delle cave della vallata. I due nuovi ponti, con sei travi d'acciaio principali e diciannove secondarie, oltre agli archi laterali e a tutte le altre componenti meccaniche della struttura, sono praticamente gemelli di quello già installato a Santa Lucia, dove si concluderà il nuovo by pass viario che sta realizzando la Provincia, cofinanziato dalla Regione con 6 milioni di euro, per 1,8 milioni dalla stessa Provincia che ne ha curato anche progetti, appalti e direzione lavori, 1,050 dal Ministero dell'Economia e 200.000 euro dagli enti locali della vallata. I tempi sono stati finora rispettati dice il commissario Fossati che ha visitato il cantiere e per il varo dei nuovi ponti può partire il conto alla rovescia.
PIERO FOSSATI
Commissario straordinario della Provincia di Genova
Nel primo tratto la variante scorrerà sulla sponda sinistra del Graveglia, sopraelevata di tre metri e mezzo rispetto alla zona d'argine per garantire anche il flusso delle piene cinquantennali. Poi attraverserà il torrente con il primo ponte, percorrerà per trecento metri la stessa sponda e tornerà su quella sinistra con un altro ponte uguale, per ricollegarsi all'attuale tracciato all'altezza di Santa Lucia. I ponti della nuova infrastruttura hanno però ricevuto critiche da alcune associazioni ambientaliste che dicono in sintesi "si poteva spendere meno e fare meglio". Il commissario della Provincia replica: tutte le opinioni sono legittime e le rispetto, però....
PIERO FOSSATI
Commissario straordinario della Provincia di Genova
Ogni ponte, lungo circa quaranta metri, con due corsie da 3,5 metri, oltre ai percorsi pedonali, pesa circa 300 tonnellate. Per sollevare e sistemare i due colossi d'acciaio sulle spalle di cemento armato serviranno mezzi speciali e sofisticate soluzioni tecniche.
PIERO FOSSATI
Commissario straordinario della Provincia di Genova