variante di settembrin, aperta la nuova porta della val graveglia
Sabato 21 novembre: sono le 11.23 quando, completati gli ultimi ritocchi alla segnaletica, cominciano a passare le prime auto, moto e poi un gruppo di ciclisti perché la variante di Settembrin alla provinciale 26, la nuova porta della Val Graveglia, è finalmente aperta.
A inaugurare quest’opera, tanto attesa e voluta dal territorio, che elimina pericolose e disagevoli strettoie fra le case c’era il sindaco metropolitano Marco Doria insieme ai sindaci di Carasco, Cogorno e Ne, rappresentanti delle istituzioni, degli enti locali del Levante e tanti cittadini.
Tre ponti d’acciaio (compreso quello di Santa Lucia risalendo la vallata), un viadotto sopraelevato di 3,5 metri rispetto all’argine del torrente per meglio consentire il deflusso delle piene, una carreggiata di oltre un chilometro larga sette metri più banchine e marciapiedi sono le strutture della nuova variante cofinanziata dalla Regione con 6 milioni di euro, con 1,8 milioni dalla Provincia, ora Città metropolitana, che ne ha curato anche progetti, appalti e direzione lavori, con 1,050 dal Ministero dell’Economia e 200.000 euro dagli enti della vallata. I fondi sono arrivati in tre lotti: il primo nel 2007 per la rotatoria all’imbocco, il secondo dal 2009 per la costruzione del ponte di Santa Lucia e poi dal 2011 per il cantiere sull’intero tracciato, con il varo di altri due ponti d’acciaio nel 2013 sino alle asfaltature, con diecimila quintali di sottofondo e altrettanti di manto stradale, delle settimane scorse. Bersagliato da due autunni di nubifragi e alluvioni nel 2013 e 2014 e rallentato anche da problemi delle imprese, il nuovo by-pass ora però è davvero pronto.
MARCO DORIA, sindaco della Città metropolitana di Genova
Sulle frane di Ferriere e Carasco i cantieri della Città metropolitana sono in piena attività, il primo terminerà i lavori entro fine anno e il secondo a inizio 2016.
MARCO DORIA, sindaco della Città metropolitana di Genova
Al taglio del nastro Enrica Sommariva, sindaco di Cogorno, ha detto “è un segnale particolare e positivo anche il fatto che proprio un anno dopo la drammatica alluvione nel Levante sia stata aperta quest’opera, simbolo per i cittadini di una viabilità più sicura per spostarsi e vivere sul territorio.” E dopo la benedizione di don Enrico Dondero e il saluto di prete Rinaldo del Villaggio del Ragazzo, ha preso la parola il sindaco metropolitano.
MARCO DORIA, sindaco della Città metropolitana di Genova
Soddisfatti per la nuova arteria stradale anche i sindaci di Ne e Carasco
CESARE PESCE, sindaco di Ne
MASSIMO CASARETTO, sindaco di Carasco
E cambierà anche la viabilità sul vecchio tracciato della provinciale 26
MASSIMO CASARETTO, sindaco di Carasco
A Settembrin c’erano anche i consiglieri regionali Luca Garibaldi e Claudio Muzio (che ha portato i saluti del presidente Toti e dell’assessore Giampedrone) e l’ex commissario della Provincia Piero Fossati che aveva avviato il progetto e seguito a lungo i lavori della variante.
PIERO FOSSATI, ex commissario della Provincia di Genova