Sul santo volto portato a Genova dal Doge Montaldo il libro di un altro montaldo (San Bartolomeo degli Armeni)
E' considerato il più antico ritratto del Cristo è il Santo Volto, a Genova conosciuto come "Santo Mandillo" termine dialettale che deriva dal greco Mandylion, fazzoletto, da 650 anni è custodito e venerato nel complesso di San Bartolomeo degli Armeni.
PADRE ADOLFO HERZL
Superiore dei Barnabiti di San Bartolomeo degli Armeni.
Secondo un'antichissima tradizione iscritta anche nella cornice del Santo Volto, Abgar re di Edessa in Armenia, ammalato di lebbra, conobbe le qualità taumaturgiche di Gesù che predicava in Palestina e mandò il pittore Anania a raffigurarne il volto. L'artista però non riuscì a ritrarre il Messia, allora Gesù prese un telo, vi appoggiò il volto e lasciandovi impressa la Sua immagine lo diede al pittore. Tornato in patria Anania toccò il Re con quel sudario che miracolosamente lo guarì. Nel VII secolo il Mandylion fu consegnato dagli Arabi che occupavano Edessa ai Bizantini e poi da Costantinopoli la sacra reliquia arrivò a Genova. Ma nel 1507 il Santo Volto venne rubato e trafugato in Francia, da due monaci: un basiliano e un francescano, con l'aiuto delle truppe francesi di Galeazzo di Salazar, signore della fortezza di Castelletto e nipote dell'arcivescovo di Sens che aveva commissionato il furto. L'intervento del re di Francia Luigi XII, sollecitato da Genova, permise di recuperare il prezioso tesoro della devozione e di riportarlo nella Superba. Prima nella cattedrale di San Lorenzo e poi di nuovo a San Bartolomeo degli Armeni.
PADRE ADOLFO HERZL
Superiore dei Barnabiti di San Bartolomeo degli Armeni
Il Santo Volto è ancora custodito e venerato a San Bartolomeo degli Armeni, sempre esposto, protetto da uno speciale sistema di allarme, alla devozione dei fedeli in questa antica chiesa dalle preziose opere d'arte sacra.
PADRE ADOLFO HERZL
Superiore dei Barnabiti di San Bartolomeo degli Armeni
Il furto della reliquia nel '500 ha ispirato anche il nuovo romanzo di Marcello Montaldo, omonimo forse non per caso del doge che portò a Genova il Mandylion.
MARCELLO MONTALDO
Scrittore
Due i protagonisti principali: frate Zefirino da Teriasca e frate Lorenzo da Varese. Il primo deve far confessare al secondo, colpevole del furto del Santo Volto, altre eresie e i nomi dei complici. Ma la crudeltà e le ambiguità dell'Inquisizione fra i due saranno spazzate via da solidarietà, comprensione e amicizia. Fino a scappare insieme da Genova a Costantinopoli, compiendo al contrario il viaggio fatto dal Santo Volto e sperimentando fino in fondo tutta la loro umanità, fede e amore compresi, nella tormentata dimensione di fuggiaschi di Dio.
MARCELLO MONTALDO
Scrittore
Intervistati
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