Sotto il sole a picco s'impenna anche l'ozono
Nella stratofera salva la vita sulla Terra, filtrando e bloccando le dannosissime radiazioni solari ultraviolette di tipo C, ma negli strati dell'aria più vicini al suolo l'ozono, invece, irrita l'apparato respiratorio e ha un forte potere ossidante. Questo gas, con tre atomi di ossigeno, di cui è un allotropo, nella molecola è quindi uno schermo essenziale - e a lungo minacciato dalle emissioni inquinanti responsabili del buco dell'ozono sopra l'Antartide - contro le radiazioni solari nelle alte fasce dell'atmosfera, ma è anche un preoccupante elemento dello smog in estate. Soprattutto, se come quest'anno, il sole la rende torrida. Decine di sforamenti di ozono già nella prima parte di giugno e una sessantina fra fine giugno e inizio di luglio sono stati infatti, registrati dalle centraline della Città metropolitana di Genova che controllano gli inquinanti dell'aria. Ne abbiamo parlato con due esperte dell'ente.
CECILIA BRESCIANINI
Dirigente servizio aria Città metropolitana di Genova
TERESA ZANNETTI
Responsabile centro operativo aria Città metropolitana di Genova
La legge quadro sulla qualità dell'aria fissa due soglie limite per l'ozono: la prima, a 180 microgrammi per metro cubo, segnala alla popolazione che con questa concentrazione bisogna evitare attività all'aria aperta troppo energiche e faticose per l'organismo di bambini, anziani e persone con problemi respiratori. La seconda a 240 microgrammi per metro cubo, è la soglia di allarme, e i rischi per la salute riguardano tutti, se ci espone a troppi sforzi nelle ore più calde. Ma questo non significa immobilità assoluta né tantomeno rinunciare a un invitante bagno nel Mar Ligure, chiariscono le esperte.
CECILIA BRESCIANINI
Dirigente servizio aria Città metropolitana di Genova
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