Pronta la nuova briglia sullo Scrivia
Una storia di professionisti esperti, macchine potentissime ed enormi macigni per controllare la forza e i flussi dell'acqua, che nelle piene di un torrente può essere terribile e devastante.
Tanto devastante che due anni fa, nella drammatica alluvione del 4-5 novembre 2011, la furia dello Scrivia a monte di Savignone fece crollare trentacinque metri della strada provinciale di vallata e nell'alveo demolì in gran parte la briglia fluviale.
La carreggiata della provinciale 226 venne completamente ricostruita nel giro di un mese, riaprendo il transito su un'arteria fondamentale anche per i traffici industriali e commerciali del territorio.
La Provincia aveva programmato anche la nuova briglia, ma una fase finanziaria durissima per i drastici tagli ai bilanci degli enti locali nella crisi generalizzata dell'economia ha reso molto difficile trovare le risorse. Facendo ogni sforzo la Provincia quest'anno è riuscita a finanziare la nuova opera con 510.000 euro e ad avviare i lavori.
Il cantiere si è aperto il 25 giugno scorso. Ecco com'era la vecchia briglia, aggredita e scalzata due anni fa dalla furibonda piena dello Scrivia.
La ricostruzione è partita rafforzando la struttura esistente a valle con pali in ferro ancorati al fondo dell'alveo e con una cartella in cemento armato. Al di sopra è stata alzata progressivamente una scogliera di massi, giganti di roccia pesanti fra le 3 e le 10 tonnellate, conglobati nel calcestruzzo. Un'analoga scogliera a piano inclinato è stata realizzata a monte per consolidare ulteriormente l'opera ricostruita.
Nel letto del torrente è stato necessario procedere a tappe, deviando progressivamente l'acqua dalla zona dei lavori, fino a completare la briglia.
Speciali escavatori -- capaci di spostare rocce da 130 quintali e di superare pendenze di 45 gradi -- sono stati impiegati per sollevare e inserire nel greto tutti gli enormi massi .
L'opera ricostruita, che si completa a valle con dieci metri di platea rocciosa adesso è pronta: è lunga 45 metri da sponda a sponda, alta sul letto del torrente 6,30 metri agli estremi e più bassa di due al centro, per consentire un miglior deflusso delle piene, come prescritto dal piano di bacino.
I tempi di cantiere sono stati molto rapidi e la conclusione è arrivata prima del previsto.
GIOVANNI MANGIAROTTI,
Coprogettista e responsabile del procedimento, Provincia di Genova
Tecnici soddisfatti anche perché quest'opera, che sostituisce la briglia del 1880, era assolutamente necessaria.
FRANCESCO CARLEO
Direttore dei Lavori, Provincia di Genova
La demolizione della vecchia briglia nell'alluvione del 2011 aveva infatti provocato per lunghi tratti a monte anche un drastico abbassamento dell'alveo dello Scrivia, con rischi di seri problemi per le infrastrutture della viabilità che corre parallela al torrente e per i sottoservizi, come il collettore fognario di vallata.
FRANCESCO CARLEO
Direttore dei Lavori, Provincia di Genova
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