Mare, biomonitoraggi con i mitili davanti all'ex stoppani
Le spiagge sono state risanate, eliminando da un chilometro di litorali, a ponente e a levante della foce del Lerone, tutti i crostoni di cromo accumulati sino al 2003 da cent'anni di pesantissimo inquinamento dell'ex Stoppani. E mentre procedono gli interventi di decontaminazione nell'area della vecchia fabbrica chimica, in attesa che il Tribunale fallimentare di Milano si pronunci, in autunno, sul risarcimento del danno ambientale, dopo la sentenza della Cassazione che ha sancito per queste aree il principio "chi inquina paga" delle normative europee, la struttura commissariale per l'emergenza nazionale ex Stoppani, controlla anche lo stato di salute del mare. E lo fa utilizzando i mitili come laboratori viventi.
PAOLO BERNAT
Biologo marino Osservatorio Ligure per la Pesca e l'Ambiente
I biomonitoraggi sono importantissimi per tutti. Anche per chi sul mare lavora ogni giorno, come i pescatori. Giuliano Zanchini, una vita in acqua, prima come sommozzatore e poi al timone della sua Bonaccia per gettare le reti, di posta e non a strascico, ci tiene a dire, pesca naselli, sgombri, triglie, acciughe, sardine e sugarelli tra Vesima e Cogoleto e per lui la situazione di queste acque è molto migliorata.
GIULIANO ZANCHINI
Pescatore di Arenzano
PAOLO BERNAT
Biologo marino Osservatorio Ligure per la Pesca e l'Ambiente
E ora vediamo in ogni dettaglio come si svolge il biomonitoraggio.
PAOLO BERNAT
Biologo marino Osservatorio Ligure per la Pesca e l'Ambiente
Questo tratto di mare ha subito per un secolo l'inquinamento dell'ex fabbrica del cromo e ventidue anni fa anche il disastro della petroliera Haven. Per questo la struttura commissariale per l'emergenza nazionale ex Stoppani controlla regolarmente le acque attraverso i mitili, con un pool tecnico-scientifico di cui fanno parte Arpal, Ist, Osservatorio ligure per la pesca e l'ambiente e l'Università di Alessandria.
PAOLO BERNAT
Biologo marino Osservatorio Ligure per la Pesca e l'Ambiente