livellato e semovigo strade riaperte dopo le ferite delle alluvioni (Semovigo)
L'alluvione dello scorso ottobre aveva colpito in modo pesantissimo anche la Val Polcevera, devastando molte strade provinciali, da quella di Crocetta d'Orero con un tratto demolito dalla furia del torrente in piena a Serra Riccò a quelle della Madonna della Guardia, spezzata in quattro punti dalle frane, di Isoverde, di Santo Stefano di Larvego a quella di Livellato, interrotta in due tratti dal crollo della carreggiata. Strade poi tutte riaperte con gli interventi in somma urgenza della Città metropolitana alcune già prima della fine dell'anno. Sulla provinciale di Livellato l'ultimo cantiere, il più complesso e impegnativo, ha completato i lavori nelle settimane scorse a monte della frazione Gaiazza. Qui sotto la violentissima spinta di un rivo gonfiato dall'alluvione una frana davvero impressionante aveva letteralmente scardinato decine di metri di questa provinciale, di cui un altro tratto, sul lato della Guardia, era già stato ricostruito e riaperto agli inizi di gennaio. Ora anche il collegamento verso Ceranesi è pronto, ripristinato e consolidato, e la strada è di nuovo tutta percorribile.
ROBERTO FRANZ responsabile zona Ponente Viabilità Città Metropolitana
Ripristino e consolidamento della strada, dunque, ma anche adeguamento delle opere idrauliche, per meglio far fronte alla violenza di nubifragi e alluvioni che si abbattono sempre più spesso sul territorio.
ROBERTO FRANZ responsabile zona Ponente Viabilità Città Metropolitana
Un mese dopo quella che colpito drammaticamente Genova e le sue vallate, un'altra alluvione, tragica e devastante, nel novembre scorso si è abbattuta su Chiavari, Leivi e le vallate del Tigullio, con danni e disagi anche a Lavagna e altre zone, per le inondazioni del Rupinaro, dell'Entella, del Lavagna, dello Sturla e di tanti rivi gonfiati dai nubifragi, con innumerevoli frane anche sulle strade provinciali. Come quella di Semovigo, collegamento montano a Mezzanego fra la provinciale della Val d'Aveto e quella del passo del Bocco.
Qui, dove uomini e mezzi della Città metropolitana, come ovunque sul territorio, erano subito intervenuti, l'alluvione aveva letteralmente sciolto i versanti in un mare di fango, alberi e tronchi sradicati a sommergere la carreggiata. Ci sono volute più di 36 ore di lavoro per una prima riapertura parziale, ma tutta la strada era devastata e sono partiti molti altri interventi per ricostruire e rafforzare i tratti più colpiti, con bonifiche, opere idrauliche e consolidamenti con ben 400 metri quadrati di nuovi muri cellulari di sostegno. Lavori che ora, come possiamo vedere, sono tutti completati.
GINO DE FILIPPO, responsabile Zona Levante Viabilità Città Metropolitana
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