ITS di Sestri, via al secondo biennio sognando Erzelli
Sta per partire il secondo biennio dell'its in information and communication technology di Sestri Ponente, la scuola per supertecnici avviata lo scorso anno dalla Provincia di Genova con finanziamenti ministeriali. Il bando per i 25 allievi del secondo biennio scade il 10 ottobre, e per pubblicizzarlo Piazzale Mazzini ha pianificato una mini campagna pubblicitaria su due mezzi: esterna, su bus Amt e Atp, dove si concentra il target di studenti superiori e genitori, ed sms marketing su liste profilate.
MICHELE SCARRONE, DIRETTORE FORMAZIONE PROVINCIA DI GENOVA
In attesa delle candidature degli studenti al secondo biennio, proseguono intanto i corsi del primo biennio: dopo il primo anno svolto in aula, in queste settimane è partito il primo breve stage in azienda, che sarà seguito da altre lezioni in aula, per la quasi totalità tenute da docenti del mondo aziendale, e da un lungo stage conclusivo, che precederà l'esame di fine corso per ottenere il superdiploma.
L'its in ict di Sestri Ponente, fondato dalla Provincia sul modello dell'Accademia della marina mercantile, appartiene come questa alla categoria degli istituti tecnici superiori, nuova tipologia di scuola post-diploma prevista dal ministero dell'istruzione: durano due anni, prevedono tirocini obbligatori, anche all'estero, per almeno il 30% dell'orario complessivo, e almeno il 50% dei docenti proviene dal mondo del lavoro e delle professioni.
In particolare, l'its di Sestri Ponente forma i tecnici superiori richiesti non solo dalle aziende del distretto di Sestri Ponente, dove non a caso ha sede (per ora sono 150 aziende, grandi, medie e piccole, con un totale di 7.500 dipendenti), ma anche dall'industria avanzata dell'Italia, dell'Europa e del mondo. Per il secondo anno, le aule sono ospitate presso l'istituto professionale Attilio Odero, sede che tuttavia è stata considerata fin dall'inizio provvisoria. Il sogno è trasferirsi in un luogo simbolo di Sestri Ponente.
MICHELE SCARRONE, DIRETTORE FORMAZIONE PROVINCIA DI GENOVA
Per ora i corsi restano di 25 allievi, ma l'ambizione è crescere. L'importante, al momento, è però dimostrare al Ministero che la sperimentazione sta funzionando.
MICHELE SCARRONE, DIRETTORE FORMAZIONE PROVINCIA DI GENOVA