Ex Stoppani, demolito anche l'ultimo forno
Sotto i colpi delle benne fra nuvole di acqua vaporizzata dai cannoni antipolvere sono partite il 20 ottobre le operazioni di smantellamento e decontaminazione del Forno 70 nell’area dell’ex Stoppani. Gemello del forno 58 già demolito, l’enorme forno in ferro a suola rotante fondeva la cromite, il minerale di cromo, ed è rimasto acceso sino alla chiusura, nel 2003, dell’inquinantissima fabbrica chimica della Val Lerone. Adesso è l’ultimo impianto industriale a scomparire nella lunga e difficile messa in sicurezza di questo sito, affidata a partire dal dicembre 2006, dal Governo a una specifica struttura commissariale nazionale per la gravità dell’emergenza ambientale.
Il forno 70, il numero è quello dell’anno di costruzione, era vicinissimo alla provinciale di Lerca e per la sicurezza della circolazione e delle operazioni di smantellamento e decontaminazione i primi 800 metri della strada sono stati chiusi per dieci giorni al transito. La demolizione è cominciata dall’interno, smantellandone ferro e strutture murarie, mentre la parete esterna, confinante con la strada provinciale, cadrà per ultima.
A seguire le operazioni con il soggetto attuatore della struttura commissariale Cecilia Brescianini, c’erano anche Maria Luisa Biorci e Anita Venturi, sindaci di Arenzano e Cogoleto e il consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana di Genova.
Enrico Pignone, cons. delegato ambiente Città metropolitana di Genova
Cecilia Brescianini, soggetto attuatore struttura commissariale ex Stoppani
Le prime demolizioni e decontaminazioni erano iniziate nel 2008, dall’area Sud dell’ex Stoppani, per poi arrivare progressivamente in quella Nord. E dal settembre 2014 anche il colpo d’occhio sul vecchio e pericoloso complesso industriale è radicalmente cambiato, con lo smantellamento delle aree più critiche delle lavorazioni al cromo.
Cecilia Brescianini, soggetto attuatore struttura commissariale ex Stoppani
I grandi sacchi sigillati con i detriti delle demolizioni a più contaminati dal cromo saranno alla fine più di 5.000 e per trasferirli e smaltirli nei siti speciali esteri serviranno 5 milioni di euro, finanziabili dal Ministero dell’Ambiente.
E poi ci sono gli interventi per la discarica del Molinetto, su cui però pone anche nodi molto seri e complessi l’inchiesta giudiziaria in corso.
Cecilia Brescianini, soggetto attuatore struttura commissariale ex Stoppani
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