Entroterra, ora il recupero si fa sul serio (2)
Arrivare a Milano dagli Stati Uniti, dal Nord Europa o dal Giappone, visitare l'Expo 2015, e poi percorrere a piedi 160 km fino a Portofino, tenendosi lontani dai centri urbani e attraversando prima l'Oltrepo Pavese e poi l'Appennino Ligure, lungo un percorso costellato di meravigliosi paesaggi naturali, antichi monumenti e punti di interesse internazionale: come la casa natale della mamma di Frank Sinatra, a Rossi di Lumarzo, o l'Osservatorio astronomico dell'Antola, dove lavorò il giovane Einstein quando viveva a Pavia con la famiglia.
E' la scommessa turistica della via del Mare, progetto ideato dal Parco dell'Antola e dalla Provincia di Genova, in collaborazione con la Provincia di Pavia.
E' già in corso il lavoro per attrezzare la rete di sentieri che, si spera, sarà percorsa da migliaia di turisti.
Poi sarà fondamentale garantire un'adeguata offerta di ospitalità alberghiera.
ROBERTO COSTA, PRESIDENTE PARCO DELL'ANTOLA
La via del Mare prevede anche una variante che punta a Chiavari, quindi interesserebbe ampie zone della provincia di Genova, ricadenti nei parchi dell'Antola e dell'Aveto, di cui valorizzerebbe turisticamente i grandi valori paesaggistici, l'elevata biodiversità e le produzioni tipiche, come la carne bovina dell'Antola e i canestrelli di Torriglia.
Un driver decisivo per la nascita della via del Mare potrebbe essere il Progetto 'Aree Interne' finanziato dal ministero dell'Economia: per la prima volta da decenni lo Stato italiano, su impulso di Fabrizio Barca, prima ministro della coesione territoriale e ora direttore del ministero, impegnerà ingenti somme di denaro per far rinascere l'Appennino abbandonato, e la Regione Liguria è stata la prima in Italia a cogliere l'occasione, con quattro progetti, uno per ogni provincia, presentati a Barca direttamente sull'Appennino.
LAURA CANALE, DIR. PROGRAMMI COMUNITARI REGIONE LIGURIA
Il progetto relativo alla provincia di Genova comprende 16 comuni di cinque valli: Trebbia, Sturla, Graveglia, Aveto e Bisagno, nonché i due Parchi dell'Antola e dell'Aveto. Si punta a far sì che sulla scuola, la sanità e la mobilità, chi abita nell'entroterra non debba soffrire svantaggi rispetto a chi vive in città e nei grossi centri.
LAURA CANALE, DIR. PROGRAMMI COMUNITARI REGIONE LIGURIA
Nella stessa direzione del progetto 'Aree Interne' va un'altra iniziativa, questa volta promossa dalla Provincia di Genova: il PucCo della Valtrebbia, il primo piano urbanistico sovracomunale della Liguria, che coinvolge i cinque comuni di Fascia, Fontanigorda, Rondanina, Rovegno e Gorreto.
La Provincia ha coinvolto nella redazione del PucCo Valtrebbia tre giovani architetti, selezionati dall'Ordine professionale.
Si tratta di un piano urbanistico montano, dove l'aspetto edilizio è molto marginale, gli aspetti centrali sono altri.
ANDREA PASETTI, DIR. PIANIFICAZ. GENERALE E DI BACINO PROVINCIA DI GENOVA
Il rilancio dell'agricoltura è un tema forte del PucCo Valtrebbia.
MARGHERITA ASQUASCIATI, ARCHITETTO
Altro obiettivo fondamentale del PucCo Valtrebbia è il rilancio turistico.
ANDREA PASETTI, DIR. PIANIFICAZ. GENERALE E DI BACINO PROVINCIA DI GENOVA
Il Parco dell'Antola è coinvolto anche in questo progetto. Che effetto può avere il PucCo per il Parco?
ROBERTO COSTA, PRESIDENTE PARCO DELL'ANTOLA