Dormire a san fruttuoso di camogli, ora si puo': nasce la locanda
Il borgo di San Fruttuoso di Camogli, sul monte di Portofino, è uno degli angoli più incantevoli della Città metropolitana di Genova: qui si fondono in una mirabile armonia di paesaggio una natura spettacolare e i segni architettonici della presenza umana. Il piccolo insediamento di pescatori, antico possedimento dei Doria raccolto intorno a un’abbazia romanica e sovrastato da una grande casa-torre, ha conservato pressoché intatta la sua fisionomia originale, anche grazie al fatto che non è raggiunto da strade carrozzabili ma solo da un servizio di battelli da Camogli e Santa Margherita e da una fitta rete di sentieri, peraltro battutissimi. E’ meta escursionistica e turistica fra le più celebri del mondo, ma, fino a ieri, aveva una caratteristica: non era possibile pernottare, per la totale assenza di qualsiasi struttura ricettiva. Da circa un mese, questa lacuna è stata colmata, con l’apertura della prima locanda in una vecchia casa di pescatori nella seconda baia del borgo, quella più piccola detta ‘La cheta’. La casetta, che come gran parte delle case di San Fruttuoso è di proprietà dell’ente pubblico Arte, è stata lasciata intatta e semplicemente attrezzata con 5 graziose camere con bagno, 4 doppie e una singola, e un piccolo spazio comune per la prima colazione compresa nel prezzo (che va da un minimo di 70 euro per la singola in bassa stagione a un massimo di 170 euro per la doppia al piano superiore in alta stagione). Si potrà così dormire cullati dal suono delle onde in un luogo magico lontanissimo da qualsiasi rumore di città e di motori. La gestione della locanda è dell’Ente Parco di Portofino, il cui presidente Paolo Donadoni spiega che il progetto della locanda si inserisce in un più ampio piano generale di recupero degli immobili pubblici del borgo.