Citta' metropolitana, confronto a tutto campo tra le istituzioni
Tante le posizioni a confronto di enti e istituzioni alla Festa Democratica sulla Città Metropolitana che la legge 135 del 7 agosto farà succedere alle Province dal primo gennaio 2014 a Genova, Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Reggio Calabria. Oltre a quelle delle Province la Città Metropolitana assumerà altre importanti competenze sulla pianificazione, le infrastrutture, la mobilità, i servizi pubblici di area metropolitana, lo sviluppo economico e sociale. Sarà lo statuto del nuovo ente, che entro ottobre 2013 dovrà essere elaborato e approvato dalla Conferenza metropolitana -- ossia tutti i sindaci e il commissario della Provincia che ha convocato la prima seduta a Palazzo Doria Spinola -- a definire il complesso scenario dei rapporti organizzativi e funzionali tra Città Metropolitana e Comuni e le modalità di scelta del sindaco metropolitano -- di diritto quello del capoluogo, votato da sindaci e consiglieri comunali del territorio o eletto a suffragio universale e diretto da parte di tutti i cittadini - e del consiglio metropolitano che avrà dodici consiglieri. Primo pilastro verso la nuova città metropolitana è la partecipazione, sottolinea Piero Fossati, che aggiunge per il sindaco metropolitano la strada maestra è l'elezione diretta.
PIERO FOSSATI
Commissario straordinario della Provincia di Genova
Consensi alla Città Metropolitana, ma anche dubbi e critiche si sono intrecciati nel dibattito, davanti a un pubblico attentissimo, con molti dipendenti provinciali in cerca di chiarezza su un futuro che le nuove norme e le profonde trasformazioni istituzionali hanno reso, soprattutto a cavallo tra 2011 e 2012, tutt'altro che certo. Ma con l'avvio della Città Metropolitana, dice il commissario, ora la situazione cambia.
PIERO FOSSATI
Commissario straordinario della Provincia di Genova
Il vicesindaco di Genova condivide la proposta del Pd, e prevista dalla legge, per articolare in cinque nuovi Comuni Genova, nel quadro della Città Metropolitana. Competenze più vicine ai cittadini in aree omogenee per la gestione dei servizi e nuove relazioni tra capoluogo e comuni circostanti i cardini della proposta, apertissima al confronto.
STEFANO BERNINI
Vice Sindaco del Comune di Genova
Altro tema chiave è quello delle importanti competenze che le Province liguri gestiscono attualmente -- dalla formazione alle politiche del lavoro, dall'urbanistica al turismo ai trasporti -- su deleghe della Regione. Nel riassetto quali sono gli orientamenti della Regione sul futuro di queste deleghe e del personale che ne assicura i servizi?
RAFFAELLA PAITA
Assessore Regione Liguria