A Carasco nuovo ponte con campata unica a lorsica riapre la scoglina (Carasco)
Se ne va definitivamente il ponte di Carasco sulla provinciale 225, dopo il crollo di una pila e di parte della struttura nella devastante e drammatica alluvione della notte fra il 21 e il 22 ottobre scorso quando la furia del torrente in piena insieme al ponte si era portata via purtroppo anche le vite di Lino Gattorna e Claudio Rosasco, mentre altri due automobilisti, Sara De Martini e Gabriele Solari si erano salvati, quasi per miracolo.
Per demolire completamente il ponte e smaltirne i materiali la Provincia ha bandito una gara d'appalto, vinta dalla ditta Demolscavi di Carasco.
Venti i giorni inizialmente previsti, a partire dal 14 novembre, per completare le operazioni e rimuovere le macerie, ma il lavoro a pieno ritmo dei grossi meccanici dell'impresa con benne e martelloni a poche ore dall'inizio dei lavori, avevano già stati demoliti due terzi della parte destra del ponte sullo Sturla, quella rivolta verso San Colombano.
PIERO FOSSATI
Commissario straordinario della Provincia di Genova
Quel giorno e quella notte d'ottobre tutta la Valle Sturla aveva subito dall'alluvione danni gravissimi Questa è la provinciale 42 di Romaggi un collegamento montano con sbocchi in Fontanabuona a San Colombano e sulla provinciale della Val d'Aveto fra Carasco e Mezzanego. Nel tratto che costeggia la Val Cichero una gigantesca frana ne aveva devastato la carreggiata con migliaia di metri cubi di rocce e terra, precipitati dal versante insieme a innumerevoli alberi, e quantità enormi di materiali e di tronchi si erano riversati anche nello Sturla moltiplicandone la forza devastatrice.
Quel periodo di maltempo, di veri e propri nubifragi, circoscritti ma pesantissimi, ha provocato altri danni in Fontanabuona, obbligando anche alla chiusura di un tratto della provinciale della Scoglina a Lorsica. Una grossa frana ha fatto crollare verso il torrente Malvaro venti metri del muro di sostegno a valle della carreggiata. Intervento difficile, ma il ripristino è iniziato subito.
PIERO FOSSATI
Commissario straordinario della Provincia di Genova
La frana si è portata via metà della larghezza della carreggiata e per consolidare la parte rimasta è stata utilizzata una "palificata alla berlinese", ossia una fitta linea di pali in ferro, tre per ogni metro e lunghi ciascuno quindici metri, in modo da ancorarli agli strati più profondi, per tutta l'estensione della frana. La soluzione più adeguata, spiegano i tecnici per risolvere la situazione e garantire stabilità alle fondazioni alla strada, dove i lavori continuano a pieno ritmo per riaprire il transito, almeno a senso unico alternato.
ROBERTO FRANZ
Responsabile di zona Viabilità, Provincia di Genova
Nel frattempo i tecnici della Provincia, che appalterà e dirigerà i lavori, e della Regione che li finanzia, hanno scelto la soluzione definitiva per il nuovo ponte di Carasco come spiega il commissario Fossati al termine dell'incontro.
PIERO FOSSATI
Commissario straordinario della Provincia di Genova
Fino a pochi giorni fa le ipotesi in campo erano due: struttura con una pila in alveo o con campata unica senza pile. Perché è stata scelta quest'ultima soluzione?
PIERO FOSSATI
Commissario straordinario della Provincia di Genova
Fare più presto possibile è un impegno prioritario per la Provincia, ma per realizzare completamente il nuovo ponte ci vorranno comunque alcuni mesi.
PIERO FOSSATI
Commissario straordinario della Provincia di Genova
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