a carasco il giorno del nuovo ponte e la memoria delle vittime
Con le tenaglie del cantiere che aveva appena completato le ultime rifiniture. Così Piero Fossati, commissario della Provincia di Genova, con la piccola Letizia Picco, della IV elementare di Carasco e tanti altri bambini il 18 aprile ha tagliato il nastro del nuovo ponte d'acciaio sulla provinciale 225 che ha riaperto i collegamenti della Fontanabuona, dopo il crollo del ponte precedente nella tragica e devastante alluvione del 22 ottobre 2013, costata la vita a Claudio Rosasco e Lino Gattorna.
Quella drammatica notte è segnata da due vittime, da altre due persone in salvo, quasi miracolosamente - Sara de Martini nelle acque dello Sturla e Gabriele Solari volato letteralmente con la sua auto sino alla sponda opposta mentre il ponte precipitava - e da una vallata spezzata in due.
Per questo il tempo stringe e non appena la magistratura, che ha aperto un'indagine, l'11 novembre dissequestra il ponte, in Provincia partono le procedure per la demolizione, completata il 2 dicembre dalla Demolscavi.
Intanto si lavora al progetto del nuovo ponte, a campata unica , approvato l'11 dicembre e seguito subito dalla gara per le spalle in cemento armato, assegnata al consorzio Co.Gen che le completa il 7 marzo.
Nel frattempo, con procedura d'appalto negoziata la società Omba si aggiudica la costruzione della nuova struttura. Tutta d'acciaio. E dal 31 gennaio inizia i lavori.
L'11 marzo arriva a Carasco, in tre parti, la prima trave portante: pesa 90 tonnellate e per sollevare e montare le travi ci sono due grandi gru.
Assemblate tutte le parti e superate le prove di collaudo con otto Tir da 42 tonnellate ciascuno il nuovo ponte viene asfaltato e cinque mesi dopo le demolizioni è pronto.
STEFANO BELFIORE, Progettista e direttore dei lavori, Provincia di Genova
Anche la scelta della soletta, d'acciaio anziché in calcestruzzo, ha permesso di ridurre i tempi, di almeno quattro-cinque settimane.
STEFANO BELFIORE, Progettista e direttore dei lavori, Provincia di Genova
Davanti a una grande folla e alle istituzioni (con il commissario Fossati il presidente della Regione Burlando e gli assessori, il sindaco di Carasco Remezzano, di Moconesi Trossarello e tanti altri primi cittadini, parlamentari, esponenti delle forze dell'ordine, volontari) il vescovo di Chiavari ha benedetto il ponte.
ALBERTO TANASINI, Vescovo di Chiavari
La memoria delle due vittime è stata ricordata anche da foto e striscioni e resta nella targa d'ardesia voluta dalla Provincia e condivisa da tutti gli enti, al centro del ponte.
PIERO FOSSATI, Commissario straordinario della Provincia di Genova
Poi è stata l'auto del vescovo di Chiavari la prima ad attraversare il nuovo ponte alle 16.02 del 18 aprile, seguita qualche minuto dopo da scooter, auto e camion che hanno salutato con i clacson la riapertura di questo collegamento fondamentale.