Bucci esordisce in consiglio metropolitano. "Priorita' rifiuti"
"Città metropolitana è un ente che ha davanti tante sfide, in primis quella dei finanziamenti, poi quella organizzativa. Raccoglieremo tutte queste sfide". Questa la concisa dichiarazione del nuovo sindaco metropolitano Marco Bucci poco prima di entrare nella sala del consiglio di Palazzo Doria Spinola per presiedere il suo primo consiglio metropolitano mercoledì 26 luglio, in una seduta caratterizzata da poca prosopopea e da molta concretezza: è durata infatti solo 30 minuti, il tempo di votare la verifica degli equilibri di bilancio di Città metropolitana e di formalizzare la surroga dei 4 consiglieri metropolitani decaduti dopo la tornata elettorale di giugno. Si tratta di Maria Luisa Biorci, sindaco non ricandidato di Arenzano, e di tre consiglieri comunali di Genova che non si sono ricandidati o non sono stati rieletti: Gianni Vassallo, Alfonso Gioia e Gian Piero Pastorino. Al loro posto sono entrati in consiglio metropolitano Maria Grondona, sindaco di Mignanego, Lilli Lauro, consigliere comunale di Genova, Giuseppino Maschio, sindaco di Borzonasca, e Giovanni Giardini, consigliere comunale di Chiavari. Il debutto di Marco Bucci come sindaco metropolitano e dei quattro nuovi consiglieri è stato accompagnato da un altro debutto, quello di Adolfo Olcese come vicesindaco metropolitano: Olcese, appena riconfermato sindaco di Pieve Ligure, è stato nominato numero due di Città metropolitana dallo stesso Bucci, il quale per ora non ha assegnato deleghe a nessuno degli altri consiglieri. Dalla breve seduta è emersa una prima indicazione politica. Il nuovo sindaco metropolitano infatti ha enunciato come priorità il tema delle Ato (Ambiti territoriali ottimali), idue organismi metropolitani che si occupano rispettivamente di gestione del ciclo dei rifiuti e servizio idrico. In particolare il primo ha funzioni di grande rilevanza che si intrecciano con la spinosa questione di Amiu, l'azienda del Comune di Genova che si occupa della raccolta e gestione dei rifiuti. Bucci si è anche detto convinto che Città metropolitana debba migliorare la propria reputazione presso i cittadini, i quali “associano questo ente a una valanga di problemi irrisolti, mentre in realtà è un ente molto importante a cui sono affidate materie di rilievo, e fra l’altro Genova rispetto alle altre Città metropolitane italiane ha funzionato meglio, e può essere il loro modello”. Questo consiglio metropolitano resterà in carica fino a domenica 8 ottobre, quando si svolgeranno le elezioni del nuovo consiglio metropolitano, elezioni cosiddette ‘di secondo livello’, ovvero riservate a sindaci e consiglieri comunali dei 67 comuni del territorio genovese, che saranno elettorato attivo, ovvero voteranno, e passivo, ovvero potranno essere votati.