ATP, il nuovo presidente: difficile ridurre ancora i costi
E' stato nominato presidente di Atp da meno di un mese, e già si trova alle prese con problemi enormi, i più difficili che abbia mai avuto l'azienda di trasporto pubblico locale della Provincia di Genova: Enzo Sivori, che guiderà Atp nei prossimi tre anni, deve affrontare la drastica riduzione delle entrate da parte degli enti pubblici locali, a partire dalla Provincia, socio di maggioranza, e, parallelamente, l'incremento inarrestabile dei costi: aumentano il costo del carburante, quello dei premi assicurativi delle corriere, la manutenzione degli stessi mezzi, più obsoleti degli standard, e anche il costo del personale.
ENZO SIVORI, PRESIDENTE ATP
Atp, che in un anno trasporta quasi 10 milioni di passeggeri, è un'azienda a partecipazione pubblica il cui socio di maggioranza è la Provincia, e i soci di minoranza i comuni del territorio. Ha un contratto con gli enti locali per svolgere un servizio di interesse pubblico, il trasporto pubblico locale, che deve rispettare standard minimi e regole rigide in fatto per esempio di sicurezza. Per svolgere il suo servizio, l'azienda riceve attraverso la Provincia risorse regionali, che però anno dopo anno si sono sempre più assotigliate. Il bilancio dell'azienda è stato di 40 milioni nel 2011, in pareggio, mentre nel 2012, in previsione delle minori entrate dagli enti locali, è stato ridotto a 37 milioni. Questo taglio di 3 milioni al bilancio si otterrà sopprimendo 1,4 milioni di chilometri di corse, cosa che è già iniziata e che, comprensibilmente, ha provocato proteste e malumori negli utenti, ovvero negli abitanti dei comuni della provincia che utilizzano le corriere Atp per andare al lavoro o a scuola a Genova o in altri comuni. Ma qual è il livello minimo del servizio oltre il quale non si può scendere?
ENZO SIVORI, PRESIDENTE ATP
Per evitare i tagli alle corse, l'alternativa è intervenire sul costo del personale, 507 persone di cui 350 autisti. Ma questa operazione non è facile: Sivori vorrebbe ridurre le ferie arretrate, che pesano sul bilancio per 1,3 milioni all'anno, e gli straordinari, che vista la rigidità dei turni, sono una voce sempre molto alta. Tuttavia, senza un accordo coi sindacati non è possibile concludere niente. E per il parco dei mezzi, i problemi sono molti: la vetustà, con una media di 10 anni di età che comporta un alto costo di manutenzione, e i costi aggiuntivi dovuti ai tanti chilometri percorsi a vuoto, ovvero non per trasportare passeggeri, ma per spostarsi fra i diversi depositi e le diverse officine, vista la conformazione del territorio.
ENZO SIVORI, PRESIDENTE ATP