Argine dell'Entella, l'accordo e' vicino
La Provincia di Genova non intende perdere i 9 milioni di finanziamento della Regione e del governo per le opere di mitigazione delle piene dell'Entella, che devono essere realizzare alla foce del fiume che divide Chiavari e Lavagna, sia in sponda destra, ovvero lato Chiavari, con interventi di piccola entità, sia soprattutto in sponda sinistra, lato Lavagna, con la costruzione di un argine sul tratto di alcune centinaia di metri oggi completamente privo di difese.
Per non sprecare le risorse, Piazzale Mazzini ha deciso che andrà avanti con l'opera, anche senza l'accordo dei due comuni interessati, che negli anni scorsi si sono a più riprese allineati con il fronte degli oppositori all'opera, i quali giudicano gli interventi inutili e, lato Lavagna, troppo invasivi sotto il profilo dell'impatto ambientale, vista l'altezza di almeno due metri dell'argine progettato.
Di fronte alla ferma volontà della Provincia di procedere, dichiarata dal commissario straordinario Piero Fossati, il neo-sindaco di Chiavari Giuseppe Lavaggi e il primo cittadino di Lavagna Giuliano Vaccarezza hanno assunto un atteggiamento più dialogante, e ha mostrato importanti segnali di apertura anche il comitato anti-argine creato dai cittadini lavagnesi che hanno case prospicienti l'alveo dell'Entella.
PIERO FOSSATI, COMMISSARIO STRAORDINARIO PROVINCIA DI GENOVA
La richiesta dei cittadini è di non fare l'argine troppo alto, e quindi di avvicinarlo il più possibile alle case.
Quanto alla sponda chiavarese, la Provincia garantisce che i muretti a protezione del centro abitato saranno ricoperti, dal lato che si affaccia verso le case, con un rivestimento esteticamente gradevole.
Gli interventi sono finalizzati a scongiurare il rischio di inondazioni in caso della cosiddetta piena cinquantennale.
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