antola, sui monti del parco i narcisi sono un mare
Un castello millenario che sembra nato per magia, incredibile rocca incastonata fra due giganteschi torrioni naturali. Ma il castello della Pietra a Vobbia, che in questo periodo non è visitabile per lavori, non è l'unica meraviglia del parco dell'Antola, che con il suo modernissimo Osservatorio astronomico a 1416 metri di quota a Casa del Romano, apre sentieri anche tra le stelle, pieni di emozioni per i visitatori. Come quelle regalate dal rifugio sull'Antola a fil di cielo o dall'affascinante distesa del Brugneto, il grande lago artificiale che alimenta la biodiversità e rifornisce Genova d'acqua potabile. E questo parco dove le erbe di montagna sono ancora il pascolo di molti bovini, dalle grandi limousine alle minuscole cabannine locali, ha scelto un fiore molto speciale come simbolo. Il narciso, che a primavera sboccia in vere distese: uno spettacolo magnifico anche quando i prati più alti sono avvolti dalle nuvole.
ROBERTO COSTA, Presidente Parco regionale dell'Antola
E il parco offre molte occasioni per ammirare da vicino queste fioriture bianche e profumatissime.
ROBERTO COSTA, Presidente Parco regionale dell'Antola
L'Antola, a cavallo fra due vallate, quella del Trebbia e quella dello Scrivia, con una grande ricchezza e diversità di scenari e ambienti naturali, è un parco impegnato anche a difendere i castagni da un nemico micidiale: il Cinipede, piccola vespa orientale che infesta gli alberi e provoca danni enormi a tutta l'ecologia del bosco. La strada che sta sperimentando, anche in collaborazione con i Comuni, le pro loco e l'ambito territoriale di caccia è quella della lotta biologica, con un insetto antagonista del Cinipede, il Torymus Sinensis.
ROBERTO COSTA, Presidente Parco regionale dell'Antola
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