La rete ECCAR (European Coalition of Cities against Racism – Coalizione Europea delle Città contro il Razzismo), riconosciuta dall’UNESCO nel 2004, è una delle principali reti europee che unisce enti locali impegnati a promuovere politiche attive contro ogni forma di razzismo e discriminazione.
ECCAR riunisce attualmente più di 150 città europee e si basa su un Piano d’Azione in 10 punti che rappresenta un riferimento per le amministrazioni locali nell’elaborazione e nell’attuazione di strategie per l’inclusione, le pari opportunità e la coesione sociale.
I principali obiettivi della rete sono:
- promuovere il contrasto al razzismo e alla discriminazione a livello locale;
- facilitare la cooperazione tra città europee su temi legati all’inclusione sociale, ai diritti umani e all’uguaglianza;
- sostenere lo scambio di buone pratiche, strumenti operativi e modelli di intervento efficaci per un’azione pubblica più equa e inclusiva.
La partecipazione attiva dei membri si articola attraverso gruppi di lavoro tematici, progetti congiunti, momenti di formazione e il coinvolgimento nella definizione delle linee strategiche della rete, anche in raccordo con istituzioni europee e internazionali.
La Città Metropolitana di Genova ha deciso di aderire alla rete ECCAR con Decreto del Sindaco Metropolitano facente funzione Antonio Segalerba n.1 del 08/01/2025, al fine di rafforzare le politiche metropolitane su temi cruciali come il monitoraggio e la prevenzione delle discriminazioni, la raccolta di dati territoriali, il coinvolgimento delle comunità locali e la sensibilizzazione delle nuove generazioni, tramite il confronto e scambio con altre città e realtà italiane e europee.
La Città Metropolitana ha partecipato allo Steering Committee di ECCAR, tenutosi a Losanna nelle giornate del 26 e 27 Maggio 2025, dove ha presentato la formale richiesta di adesione alla rete. In questa occasione sono state evidenziate le numerose iniziative portate avanti negli ultimi anni dell’ente, come ad esempio la Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, che coinvolge tutti gli anni scuole, studenti e istituzioni in momenti di riflessione collettiva, i pellegrinaggi scolastici ai campi di concentramento di Mauthausen e Camp des Milles, il progetto Mamma Lingua e alcune delle campagne per l’equità di genere, come il protocollo “No Women No Panel” e il tavolo cittadino per le pari opportunità.
Il Servizio Istruzione, Pari opportunità e sviluppo sociale coordina i rapporti con la rete, con il supporto dell’Ufficio Europa e Finanziamenti Strategici.