Biblioteche comunali, il Centro servizi metropolitano è salvo
Il centro sistema bibliotecario metropolitano è salvo: per evitare la chiusura di questo centro di servizi bibliotecari a livello metropolitano la soluzione trovata è stata una convenzione tra la Città metropolitana, che ha ereditato il centro sistema dalla vecchia Provincia, ma che secondo la legge Del Rio non dovrebbe più occuparsene perché le Città metropolitane a differenza delle vecchie Province non hanno la cultura fra le proprie funzioni, e i comuni del territorio, che del servizio sono sempre stati i fruitori e vogliono continuare ad esserlo: secondo la convenzione, presentata dal consigliere delegato all'istruzione Adolfo Olcese e approvata dal consiglio metropolitano, i costi di gestione del servizio passano provvisoriamente a carico degli stessi comuni, mentre la Città metropolitana garantirà di mantenere il cuore del servizio, la parte essenziale, ovvero la biblioteca centrale, il personale addetto (due persone), il rapporto con il fornitore del software utilizzato per la catalogazione dei libri e per la gestione dei prestiti, la formazione dei bibliotecari comunali e infine il bibliobus, il pulmino utilizzato per portare i libri nei comuni, specialmente i più piccoli sprovvisti di biblioteche di rilievo. Una soluzione ponte che magari non entusiasma, ma che in tempi di crisi fa sopravvivere un servizio, che non è poco. E' per questo che i comuni hanno accolto la soluzione come positiva. Per far sì che il Centro Sistema Bibliotecario sia compatibile con le funzioni previste dalla legge Del Rio per le Città metropolitane, è stato incardinato nell’ufficio istruzione, in base all'idea che i libri sono parte dell'istruzione, e con l'obiettivo quindi di inserire nel Centro sistema bibliotecario anche le biblioteche scolastiche.
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