Palazzo San Giorgio e l'archivio storico, vita e memoria del porto
Alle sue spalle corre il lungo porticato di Sottoripa, l’antica Ripa Maris iniziata nel 1133, fulcro mercantile e artigiano delle merci e approdo per le barche delle navi in rada; sul suo lato di ponente si apre piazza Caricamento, chiamata così perché nel 1854 divenne il terminale di carico ferroviario del porto, e davanti a sé ha il mare, con i moli e le mille attrazioni turistiche del Porto Antico, erede dello storico approdo del Mandraccio. Palazzo San Giorgio, il primo edificio pubblico genovese, voluto nel 1260 da Simon Boccanegra che ne affidò progetto e realizzazione al grande architetto Frate Oliverio, è sede dal 1903 del porto, prima del Consorzio autonomo e dal 1994 dell’Autorità portuale e nei suoi spazi, magnifiche architetture più volte restaurate, accoglie anche l’archivio storico del porto, curato da Mario Caselli. E’ lui a raccontarci pagine cruciali della storia del palazzo che per quattro secoli, fino al 1804, fu sede del Banco di San Giorgio, grande istituzione finanziaria che gestiva le entrate tributarie e il debito pubblico genovese e amministrò anche la Corsica. Palazzo che però, per l’abbandono e il degrado ottocentesco, corse serissimi rischi di essere addirittura demolito.
MARIO CASELLI Curatore archivio storico Autorità Portuale di Genova
A San Giorgio c’è anche il ricchissimo archivio storico, soprattutto degli ultimi centocinquant’anni, dei progetti e atti per i complessi interventi di ampliamento e trasformazione portuale che prima dell’arrivo del Consorzio autonomo nel 1903, erano tutti affidati al Genio Civile.
MARIO CASELLI Curatore archivio storico Autorità Portuale di
Genova
L’archivio è una miniera inesauribile di atti, documenti, progetti, ma anche di fotografie, mappe, preziose testimonianze letterarie e non solo.
MARIO CASELLI Curatore archivio storico Autorità Portuale di Genova
Un patrimonio vastissimo, ma anche faticoso da ordinare e catalogare, perché spiega Caselli soprattutto gli archivisti prima della guerra, avevano lasciato molti documenti fuori posto, rendendo difficilissimo ritrovarli nel mare magnum di carte e atti.
MARIO CASELLI Curatore archivio storico Autorità Portuale di Genova
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