Barabino, la scala c'e'. lezioni al via grazie alla provincia
Il liceo artistico Barabino, intitolato al celebre pittore sampierdarenese, è un'istituzione genovese: venne infatti fondato nel 1927 dal Comune di Genova come liceo civico, e da allora ha formato generazioni di artisti e scenografi.
L'immobile costruito nel 1968 per ospitarlo si trova nell'area degli ex Orti Sauli, sotto i bastioni dell'Acquasola, dove anticamente si trovavano il parco e gli orti di Villa Sauli. Quando venne costruito alla fine degli anni '60, era un edificio all'avanguardia nell'edilizia scolastica: i suoi progettisti furono infatti Luciano Grossi Bianchi, architetto che diede il volto alla Genova del dopoguerra, scomparso nel 2013, e Cesare Fera, ingegnere siderurgico illuminato e fondatore dell'Ilva. Costruito integralmente in cemento, alto sei piani fuori terra, ha grandi vetrate che rendono estremamente luminose le aule, che sono molto spaziose perché nate per ospitare laboratori artistici.
Esistono ben 24 di queste aule laboratorio, quattro su ognuno dei sei piani: qui gli allievi si esercitano nel disegno, nella pittura e nella scultura, imitando, sotto la guida dei professori, modelli di ogni tipo. Vengono usati il gesso, l'argilla, la plastilina e altri materiali.
Dopo quasi 80 anni di gestione comunale, dal 2005 il Barabino è diventato un liceo statale, unendosi in un unico istituto scolastico con il Paul Klee, l'altro liceo artistico di Genova, a sua volta un'istituzione.
Il Klee-Barabino supera oggi di molto i mille studenti: nell'anno scolastico che sta per iniziare conta infatti 56 classi, di cui ben 15 prime, dislocate nelle sue tre sedi, ovvero le due sedi ex Klee, a Quarto e in Salita delle Battistine, e, appunto la sede ex Barabino, in via Sauli.
Durante l'anno scolastico ogni giorno frequentano la scuola di via Sauli circa 650 persone, fra studenti, insegnanti e personale di servizio.
Nel gennaio 2013 l'edificio di via Sauli è stato al centro di una vicenda molto complessa.
La madre di un allievo sollevò un problema di sicurezza perché alcune lezioni si tenevano appunto in una delle aule-laboratorio, dove c'era la presenza di polvere di gesso. Dopo una visita dell'Asl, vennero coinvolti anche i vigili del fuoco, che riscontrarono nell'edificio alcune irregolarità.
La più grave era la mancanza di una scala anti-incendio. Venne prescritto di realizzarla entro l'inizio del successivo anno scolastico, ovvero entro questo mese di settembre, pena l'inagibilità della scuola.
Entrò subito in gioco la Provincia di Genova, che, come è noto, ha fra le sue funzioni la manutenzione degli edifici scolastici superiori, e oggi la scala è finalmente pronta, almeno sui primi due piani.
ANGELO ALLODI, PROVINCIA DI GENOVA
EMILIO MATTEI, PRESIDE KLEE-BARABINO
La concentrazione di tutti gli allievi su due piani e mezzo ha costretto il preside a riorganizzare le lezioni, facendo usare da tutte le classi, quindi in modo intensivo, le 12 aule laboratorio rimaste disponibili sulle 24 totali.
EMILIO MATTEI, PRESIDE KLEE-BARABINO
L'intervento della Provincia non si è limitato alla costruzione della scala anti incendio, ma sono state realizzate altre opere sempre finalizzate alla sicurezza anti-incendio.
Sono state installate le luci di emergenza nei corridoi, che restano accese anche in caso di black-out elettrico e in presenza di fumo.
Poi, sono stati spostati al sesto piano gli archivi che contengono tutte le opere realizzate dagli studenti nel corso degli anni. Questo per liberare spazi ai piani bassi dell'edificio, in modo da creare nuove aule.
E' stata realizzata una nuova colonna idranti, che si affianca a quella già esistente, e che permette di attaccare gli idranti in caso di incendio.
Infine sono stati installati nuovi serramenti con maniglioni antipanico, con affaccio sulla nuova scala anti incendio, per permettere la fuga senza ostacoli.
Tutto questo lavoro, tuttavia, la Provincia lo ha fatto solo per permettere alla scuola di riaprire in questo nuovo anno scolastico.
Un lavoro di ristrutturazione molto più imponente, che risolverà definitivamente tutti i problemi della scuola, è già stato progettato dai tecnici della Provincia, ed è stata fatta richiesta di finanziamento allo Stato con fondi dedicati proprio a questo tipo di interventi.
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