Scuola, nel 2013 stop a orientamento, assistenza disabili a rischio
Persino il giorno della drammatica alluvione del 4 novembre 2011 i 111 ragazzi disabili gravi motori e psichici assistiti dalla Provincia per il trasporto da casa a scuola avevano usufruito del servizio ed erano tornati tutti a casa indenni, nonostante le difficoltà di quella giornata di caos. I dirigenti della Provincia hanno definito il sostegno ai disabili gravi e alle loro famiglie la 'linea Maginot' dei contributi alla scuola, l'ultimo fortino da difendere dall'assalto della spending review: quest'anno è stato ancora garantito da piazzale Mazzini al costo di 1 milione e mezzo di euro, e ha coinvolto 164 ragazzi per l'assistenza in classe tramite operatori socio-educativi (da non confondere con gli insegnanti di sostegno) e 111 appunto per il trasporto a scuola. Ebbene, le forbici governative potrebbero aver ragione, nel '13, anche di quest'ultima cortina difensiva del welfare provinciale: una lettera inviata ai presidi delle scuole superiori di Genova e provincia informa che il servizio è garantito solo fino al 30 giugno 2013, e dopo, se le cose non cambieranno, non più.
Una lettera drammatica, quella inviata dalla Provincia, che annuncia ai dirigenti scolastici anche un altro genere di tagli, quelli al contributo che Piazzale Mazzini ha sempre dato alle spese generali delle scuole: arredi, banchi, cancelleria, bollette.
Nel 2010 il contributo era stato di 500.000 euro, l'anno scorso a 450.000 e quest'anno a 410.000. A seconda della dimensione della scuola, si andava dai 10.000 ai 19.000 euro. Nel '13 il contributo sarà pari a zero.
Verranno poi tagliati altri fondi che erano destinati ad altre attività e progetti, fra cui quelli, importantissimi per le famiglie, relativi al cosiddetto 'orientamento scolastico', finalizzato a indirizzare nel migliore dei modi i ragazzi verso la scelta giusta del proprio percorso scolastico, e quindi a contrastare il preoccupante fenomeno della dispersione scolastica. L'orientamento fatto dalla Provincia ha dato sicuramente un grosso contributo a fare di Genova la provincia ligure meno colpita dall'abbandono scolastico.
GIUSPEPPE SCARRONE, DIRIGENTE ISTRUZIONE PROVINCIA DI GENOVA
L'unica risorsa che resta alla Provincia per sostenere la scuola è ricorrere, come già fa, ai finanziamenti europei o regionali, che però sono one shot e accessibili solo vincendo dei bandi. Un bando vinto è per esempio quello che ha portato al progetto 'Adolescenti e adulti contro la violenza di genere', realizzata con gli studenti di quattro istituti superiori genovesi: Majorana-Giorgi, Caboto di Chiavari, Liceo Klee Barabino, Ente di formazione Asfor.
Il progetto, finanziato dall'Unione delle Province Italiane e realizzato insieme alle Province di Savona e di Venezia, aveva l'obiettivo di favorire nei ragazzi l'acquisizione di modelli relazionali sani e responsabili, per accrescere la consapevolezza della violenza di genere e quindi la sua prevenzione, diffondendo tra i giovani la cultura dei diritti della persona e modelli di relazione basati sul rispetto e l'accoglienza delle diversità.
ELMINA BRAVO, SERVIZIO ISTRUZIONE PROVINCIA DI GENOVA
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