Consiglio Metropolitano del 19 Febbraio 2020
Il Consiglio Metropolitano si è riunito oggi, 19 febbraio, presso il Salone di Palazzo Doria Spinola
L'organo istituzionale, presieduto dal Sindaco Marco Bucci, ha dato inizio ai lavori alle ore 15.10 alla presenza di 16 Consiglieri.
Il primo argomento all'ordine del giorno è stata la proposta n.204 presentata dal Consigliere Delegato Guido Guelfo relativa a:
PARERE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI GENOVA SUL PIANO URBANISTICO COMUNALE SEMPLIFICATO DI SAN COLOMBANO CERTENOLI.
La Città Metropolitana di Genova con la Deliberazione odierna ed allegata Relazione Istruttoria, sua parte integrante, è chiamata ad esprimere oggi il proprio parere in merito al Piano Urbanistico Comunale Semplificato adottato dal Comune di San Colombano Certenoli parere espresso con particolare riferimento ai rapporti tra il piano con gli Strumenti di Pianificazione di livello Metropolitano.
Con tale parere si è in primo luogo riscontrata la sostanziale coerenza del PUC Semplificato con gli Strumenti di Pianificazione metropolitani, avuto riguardo al Piano Territoriale di Coordinamento, al Piano Strategico, nonché al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, evidenziandosi alcuni rilievi, in parte a carattere “vincolante” in merito ai quali spetta al Comune l’adeguamento del Piano così adottato, rilievi riferiti a puntuali precisazioni e miglioramenti del Piano in relazione all’Organizzazione del Sistema del Verde, come individuato sul territorio comunale, e alle disposizioni dettate dal PTC rispetto alle viabilità di competenza metropolitana mirate soprattutto al miglioramento delle stesse.
Il tutto è stato sempre formulato per assicurare la migliore definizione e futura attuazione del nuovo Strumento Urbanistico Comunale nel suo complesso ed in relazione all’assetto di area vasta.
Al termine della relazione del Consigliere Guelfo è intervenuto il consigliere Cuneo che si è complimentato con gli uffici per la redazione della pratica.
Con il voto favorevole di 16 consiglieri, sui 16 presenti, il Consiglio Metropolitano ha approvato all'unanimità la proposta.
Il consiglio ha quindi affrontato la seconda proposta n. 282 avente come oggetto
CEDIMENTO DEL PONTE LUNGO LA SP 28 DI PIEVETTA TRA LE PROGRESSIVE KM 3+800 E KM 3+900. PRESA D'ATTO DELL'INTERVENTO DI SOMMA URGENZA PER IL RIPRISTINO DELLA TRANSITABILITÀ, AI SENSI DELL'ARTICOLO 191 DEL T.U.E.L. E APPROVAZIONE DEI RELATIVI LAVORI AI SENSI DELL'ART. 163 DEL D. LGS. N. 50/2016 PER L'IMPORTO DI EURO 150.000,00 (ONERI DI SICUREZZA E FISCALI INCLUSI)
Poiché in data 25 gennaio 2020 i tecnici del Servizio di Manutenzione della Città Metropolitana di Genova hanno rilevato l’aggravarsi delle condizioni del cedimento del ponte in prossimità della confluenza del Rio Mazzalasco e del Rio Fossa Grande, che danno origine al Rio Molini in corrispondenza del km 3+800 e km 3+900 della SP 28 di Pievetta, disponendo la delimitazione dell'area e la chiusura al transito del tratto di strada in questione per verificarne le condizioni di stabilità, considerato che si è ritenuto necessario e non procrastinabile un intervento di Somma Urgenza, a tutela della pubblica e privata incolumità, per ripristinare il letto del rio, ricostruire le opere di sostegno, verificare l’impalcato stradale e le opere di protezione marginali al fine di riattivare nel più breve tempo possibile la viabilità in oggetto, anche in considerazione delle problematiche in essere sulle viabilità alternative (chiusura SS 654 in località Gamizza).
Si richiede quindi di approvare i lavori di cui sopra e di riconoscere ai sensi e per l’effetto del combinato disposto dell’art. 163 del d.lgs. n. 50/2016 e degli artt. 191 comma 3 e 194 comma 1 lettera e) del d. lgs. 267/2000, la legittimità della spesa quantificabile in complessivi di euro 150.000,00= (oneri di sicurezza e fiscali inclusi);
Con il voto favorevole di 16 consiglieri, sui 16 presenti, il Consiglio Metropolitano ha approvato all'unanimità la proposta.
Il consiglio è poi proseguito con una interpellanza ed una interrogazione rivolte al Sindaco Metropolitano.
La prima interpellanza presentata dal Consigliere Elio Cuneo in merito all'annullamento dell'Atto Dirigenziale di autorizzazione all'espletamento di una RDO sul Mepa per la fornitura di corone commemorative per l'anno 2020,
Il consigliere ha ricordato che in passato prima la Provincia e poi la Città Metropolitana di Genova hanno sempre onorato sia con la presenza ufficiale, sia con l'apposizione di Corone di alloro le tante Cerimonie che si svolgono sul territorio di competenza e che ricordano e rendono omaggio al sacrificio di tanti uomini e donne durante il periodo della Resistenza ed il grande significato simbolico che tale gesto comporta esprimendo profondo rispetto e gratitudine verso chi ha lottato, spesso fino al sacrificato della proprio vita, per la nostra libertà.
Ha quindi richiesto al Sindaco Metropolitano le motivazioni che hanno indotto l'Amministrazione della Città Metropolitana ad assumere tale provvedimento e se è intenzione del Sindaco stesso provvedere immediatamente al ripristino delle risorse necessarie alla fornitura delle Corone per l'anno 2020.
Il Sindaco Metropolitano ha risposto che il provvedimento era riferito unicamente ad un annullamento di spesa al MEPA ma nessuno ha mai pensato di eliminare questo tipo di acquisti, inoltre ad oggi tutti gli impegni di acquisto corone sono stati mantenuti e continueranno ad esserlo in futuro.
Successivamente il Consigliere Simone Franceschi ha presentato una interrogazione relativa alla impugnazione da parte della Città Metropolitana di un’ordinanza del Sindaco del Comune di Campomorone chiedendo al Sindaco Metropolitano cosa avesse determinato la decisione dell’impugnativa e quali iniziative si intendessero intraprendere per il futuro, per evitare in una ottica di leale collaborazione istituzionale, tra Comuni e Città Metropolitana, l’avvio di inutili scontri di carta bollata.
Il Sindaco Metropolitano ribadendo che la Città Metropolitana di Genova ha comunque rinunciato ad iscrivere a ruolo il predetto ricorso ha chiarito che l'impugnazione nasce dal fatto che l'ingiunzione del Comune di Campomorone è stata rivolta sia ai proprietari del terreno franato sia all'Ente Metropolitano che invece proprietario non è, pertanto gli uffici legali della amministrazione davanti ad una ingiunzione di questo tipo hanno effettuato immediato ricorso anche in virtù del fatto che comunque i lavori sono stati prontamente eseguiti ed hanno comportato un costo per l'Ente. La scelta di non iscrivere a ruolo il ricorso dimostra la buona volontà dell'ente per continuare a lavorare in una ottica di leale collaborazione istituzionale.
La seduta del Consiglio Metropolitano si è conclusa alle ore 16.00
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