Centri per l’impiego a rischio chiusura, la città metropolitana si impegna a evitarlo
Manifestazione in consiglio dei lavoratori delle imprese che hanno in appalto una larga parte del servizio. Il consiglio ha votato un documento in tre punti. I centri per l'impiego (Cpi), le strutture gestire dalla Città metropolitana per aiutare i disoccupati a trovare un lavoro, con servizi particolari anche per i disabili e altre categorie deboli, non sono attualmente nelle condizioni, per mancanza di soldi, di poter proseguire la propria attività, e rischiano di chiudere dall'1 settembre al 31 dicembre, per poi riaprire l'1 gennaio 2016, quando partirà il nuovo settennato 2014-2020 di fondi Ue destinati a questo tipo di servizi (ma a quel punto i Cpi saranno passati dalla Città metropolitana alla Regione Liguria). I lavoratori dei Cpi, e quelli delle aziende che hanno in appalto dai Cpi una grossa fetta delle loro attività, per esempio l'orientamento dei disoccupati e il servizio disabili, hanno manifestato oggi la loro preoccupazione durante la seduta del consiglio metropolitano dedicata all'approvazione del bilancio triennale 2015-17: un bilancio, fra l'altro, che immediatamente dopo essere stato approvato (quasi all'unanimità, 13 sì e 1 astenuto, Senarega, su 14 presenti), è stato oggetto di una variazione, votata con 14 sì su 14 presenti, proprio per includere nel documento i 5,3 milioni di euro che la Regione Liguria ha concesso alla Città metropolitana affinché metta a gara i servizi in appalto dei Cpi del settennato 2014-2020. Il problema, quindi, non è il futuro dei Cpi, che con i soldi necessari a fare la gara è assicurato, ma il presente. I consiglieri Oliveri, Buscaglia e Lodi hanno presentato in consiglio un'interpellanza per chiedere al Sindaco metropolitano Marco Doria un impegno a far proseguire il servizio dei Cpi anche nei quattro mesi da settembre a dicembre. Al dibattito ha partecipato attivamente anche il consigliere delegato al lavoro Gianni Vassallo, che ha ricordato il suo impegno a favore di una soluzione, purtroppo frustrato dalla mancanza di risorse economiche. Alla fine è stato votato un documento in tre punti. Primo punto: la Città metropolitana solleciterà il governo e la Regione Liguria a definire un quadro certo di regole per i servizi per l'impiego. Secondo punto: la Città metropolitana si impegna a cercare insieme alla Regione tutti i residui ancora utilizzabili nei fondo Ue del settennato appena concluso (2007-2013) per garantire la prosecuzione dell'attività dei Cpi da settembre a dicembre, nella sua interezza, a favore di tutti i cittadini. Terzo punto: la Città metropolitana opererà affinché i tempi della gara d'appalto dei servizi gestiti dai privati siano il più possibile rapidi, nel rigoroso rispetto della normativa.
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