tutta la gioia e la bellezza del presepe al museo dei cappuccini
Scenografie inedite, fra luce e chiaroscuri, per le preziose statuine dei grandi maestri del ‘700 come Anton Maria Maragliano e Pasquale Navone, “macachi” in terracotta della tradizione popolare, dipinti sulla Natività dei grandi pittori genovesi, porcellane spagnole di Lladrò, fotografie ‘dinamiche’ delle statuine del santuario di Nostra Signora delle Grazie a Voltri, originali teatrini in tappi di sughero e lo storico presepe meccanico di 40 metri quadrati con oltre 150 personaggi in movimento. E’ la mostra tutta da vedere “Evangelii Gaudium. Gioia e bellezza del presepe” a Genova nel Museo dei Beni Culturali Cappuccini, patrocinata da Provincia, Comune e Consiglio Regionale della Liguria. L’abbiamo visitata guidati da uno dei conservatori del Museo. La prima tappa davanti alle statuine del ‘700 del Maragliano e del Navone, suo illustre allievo.
LUCA PICCARDO, conservatore Museo Beni Culturali Cappuccini
Dal presepe aristocratico passiamo a quello della tradizione popolare
LUCA PICCARDO, conservatore Museo Beni Culturali Cappuccini
Il presepe nella ricchezza e nella sorprendente varietà degli allestimenti, ma anche sulle tele dei grandi della pittura dedicate alla Natività, come Domenico Fiasella, il Grechetto, Domenico Piola e Luca Cambiaso.
LUCA PICCARDO, conservatore Museo Beni Culturali Cappuccini
Macachi, statuine del settecento, porcellane, capolavori pittorici, ma anche teatrini natalizi contemporanei e davvero originali.
LUCA PICCARDO, conservatore Museo Beni Culturali Cappuccini
Nell’auditorium del Museo una vera attrazione: il grande presepe meccanico, preceduto dalle rappresentazioni sulla nascita del Messia delle profezie bibliche.
LUCA PICCARDO, conservatore Museo Beni Culturali Cappuccini
E finalmente ecco la grande, magnifica opera realizzata alla fine degli anni ’30 da Franco Curti.
LUCA PICCARDO, conservatore Museo Beni Culturali Cappuccini
Nel 1976 Franco Curti donò ai Padri Cappuccini il presepe meccanico che dal 2008 con una serie di accurati interventi è rinato a nuova vita ed è letteralmente il cuore pulsante di questa splendida mostra.
LUCA PICCARDO, conservatore Museo Beni Culturali Cappuccini