Tirocini in azienda, l'inclusione che alimenta il futuro (2)
Sentirsi davvero parte del gruppo, vivendo la coesione e la condivisione delle attività lavorative e delle relazioni con gli altri, nel rispetto della propria individualità.
Sono i cardini dei tirocini, ex borse lavoro, nelle aziende per le persone con disabilità motorie o difficoltà intellettive gestiti dal Centro Studi della ASL3 Genovese con finanziamenti della Città Metropolitana per i percorsi rivolti all’inserimento lavorativo e del Comune di Genova e degli altri Comuni del territorio per i progetti integrati di socializzazione. A raccontare questi tirocini, preziosi e insostituibili nell’alimentare il futuro di persone splendide con esigenze e nodi di vita però molto complessi, sono gli stessi protagonisti con i familiari, le aziende, gli esperti della Asl e della Città Metropolitana. Il nostro viaggio comincia alla Paredes Italia. L’azienda che fa parte di un grande gruppo francese, ha sede a Genova dove è stata fondata nel 1988 e realizza e distribuisce prodotti per l’igiene delle mani con clientela che, ci dicono, va nel settore privato dalla Ferrari alla Ferrero e nella pubblica amministrazione dal Senato a moltissimi ospedali ed enti locali. Lavorazioni senza sfruttamento né inquinamento, inclusione sociale sono le linee guida che puntano molto anche sull’ambiente.
Per l’inclusione delle persone disabili è determinante anche il ruolo del Centro studi della Asl3, diretto dalla dottoressa Enrica Miccoli e degli educatori professionali del suo staff.
La giornata lavorativa, i rapporti con i colleghi, le sensazioni. Ne parlano Helena Pagano, in tirocinio alla Paredes e Samuel Floris, la prima persona con disabilità assunta dalla stessa azienda.
Al Centro Studi della Asl3 ci spiegano, con grande passione, le caratteristiche e gli scopi dei percorsi di inclusione lavorativa e sociale, ognuno a misura della persona.
Il coinvolgimento e il ruolo delle famiglie nei percorsi. Ne parla, con motivazioni grandi come il suo cuore, Rosanna Garaventa mamma di Roberto Garbarino che incontreremo fra poco.
E ora di nuovo in azienda. Questa volta ad accoglierci è la Riunione Industrie Alimentari nata una trentina di anni fa che associa un pool di tre imprese ed ha un fatturato di oltre 42 milioni all’anno nella lavorazione e commercializzazione di una vasta gamma di specialità ittiche, affumicate e non solo.
La qualità dell’azienda è anche sociale, con una lunga esperienza di inserimenti delle persone con disabilità.
Di Roberto Garbarino hanno parlato prima la mamma e poi Andrea Coppola. Mentre conta e sistema una serie di confezioni ci racconta la sua esperienza.
Dal 13 luglio scorso, poi, la Riunione Industrie Alimentari ha assunto Luca Cardinale, dopo un percorso iniziato attraverso il Centro Studi della Asl3 con una delle ex borse lavoro finanziate dalla Città metropolitana. Eccolo all’opera.
Nelle visite alle aziende e negli incontri ci ha accompagnato la dottoressa Miccoli, dirigente del Centro Studi della Asl3 che sottolinea peculiarità e benefici dei progetti di inclusione lavorativa e socializzazione integrata, 400 all’anno, che il suo centro gestisce per le persone con disabilità motorie e intellettive.
La Città metropolitana con il Fondo regionale disabili finanzia ogni anno 300 ex borse lavoro, attraverso specifiche convenzioni con le Asl3 e 4 e l’Ucil del Comune di Genova.
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