Teatro sociale, la meraviglia di Camogli si disvela
La traversata è stata lunga e faticosa e ci sono voluti tanto impegno, tenacia e coraggio, ma finalmente la rinascita del Teatro Sociale di Camogli, realizzato nel 1876 dall’architetto Salvatore Bruno e splendido gemello del Modena di Sampierdarena, sta arrivando in porto. I restauri finanziati da Regione, Fondazione Carige, ex Provincia ora Città metropolitana, Comuni di Camogli e Recco e Fondazione San Paolo, sono infatti quasi ultimati e ora, con gli interventi realizzati, su progetto dello studio bresciano Berlucchi, dalle imprese Sacaim e Lares che hanno curato anche i restauri per la Fenice di Venezia, il Sociale riemerge in tutta la sua bellezza.
In attesa degli arredi tutto l’interno del teatro intanto riprende forma: dalla platea con l’impiantito ligneo che rivestirà anche la fossa dell’orchestra o golfo mistico alle tavole del palcoscenico. E poi c’è l’atrio, con magnifiche decorazioni e un prezioso documento storico riscoperto proprio dai restauri.
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