Serra Ricco' e Sant'olcese, una guida in inglese ai ristoranti per gli stranieri della valle
Mille copie per la guida 'La Vallata del gusto', realizzata dai comuni di Sant'Olcese e Serra Riccò, col sostegno della Provincia di Genova che l'ha finanziata al 50%, per promuovere il turismo nella zona e in particolare i ristoranti locali.
La pubblicazione, presentata all'Info Center della Provincia dall'assessore provinciale al turismo Anna Dagnino, dal sindaco di Serra Riccò Andrea Torre e dall'assessore al turismo di Sant'Olcese Massimiliano Tovo, è bilingue, in italiano e in inglese, perché punta in particolare agli 800 dipendenti dell'Iit, l'Istituto Italiano di Tecnologie di Morego, ricercatori che provengono in larga parte da Paesi esteri e che in molti casi risiedono già in Valpolcevera.
Una buona parte delle copie, quindi, verrà distribuita proprio all'interno dell'Iit, centro di ricerca avanzato di livello europeo che sorge alla confluenza nel Polcevera delle due vallate del Secca e del Sardorella, i torrenti lungo i quali sorgono Serra Riccò e Sant'Olcese. Una parte invece sarà messa a disposizione alla reception di Villa Serra di Comago, gioiello ottocentesco con parco storico all'inglese, e una parte infine all'Info Center and Virtual Tour della Provincia, al Porto Antico.
La Valpolcevera ha subito nel corso dei decenni trasformazioni molto profonde: l'abbandono dell'agricoltura negli anni '50 e '60 ha portato a un calo demografico, ma negli ultimi vent'anni c'è stata un'inversione di tendenza, e molte persone hanno acquistato casa nei due comuni, per conciliare la tranquillità della campagna con la comodità di abitare vicino alla grande città. Nel tempo, hanno sempre resistito ristoranti e trattorie, meta delle gite fuor porta dei genovesi. Le amministrazioni comunali ora vorrebbero fare un salto di qualità, e promuovere il territorio, che vanta luoghi di interesse artistico e culturale (come il sito di Ciaé e la citata Villa Serra di Comago) presso un pubblico più ampio.
La politica turistica della Provincia di Genova ha sempre avuto due linee guida: differenziare la promozione dei territorio, valorizzando le distinte vocazioni delle diverse aree, e promuovere queste aree nel loro insieme, evitando che le iniziative siano lasciate ai singoli comuni.