Provincia, i lavoratori a difesa dei servizi
Sono quelli che garantiscono la manutenzione delle strade, le uniche che hanno funzionato a pieno regime anche durante l'ultima nevicata; sono i tecnici che permettono l'utilizzo delle aule, dei laboratori e delle palestre delle scuole medie superiori; sono gli orientatori che favoriscono il reinserimento o l'avviamento al lavoro; sono geologi, architetti, biologi, guardie ecologiche che contribuiscono alla difesa e al controllo del suolo.
Persone che, allo stato attuale, rischiano nei prossimi mesi di non ricevere stipendi che di media non superano i 1.500 euro al mese.
Si sono riuniti in assemblea, hanno marciato sulla regione e hanno invaso il consiglio regionale. Perché i tagli operati dallo Stato e i crediti sulla Regione pregiudicano la liquidità di cassa e quindi la possibilità di erogare i servizi ai cittadini e persino di non ricevere lo stipendio. Lo Stato ha tagliato 27 milioni e ha debiti per altri 35 con la Provincia, ma non è il solo responsabile
Gianni Isola - RSU provincia di Genova
Anche la provincia ha le sue responsabilità, perché negli anni passati ha fatto da supplente, verso la regione, pagando quello che doveva pagare via Fieschi, e non esigendo con forza i crediti dalla Stato
Attilio Ratto - RSU provincia di Genova
Tagli che a cascata si riverseranno sul trasporto pubblico locale extraurbano, l'unico che collega alla città più di metà dei comuni dell'entroterra. E che metteranno in crisi aziende come Atene, Motiva, Muvita e il global service per un totale di altri settecento lavoratori. Per questo i sindacati hanno chiesto l'intervento del prefetto.
Bruno Serravalle - RSU provincia di Genova
I lavoratori hanno posto con forza il problema in consiglio regionale. Il presidente Burlando di fronte all'assemblea e al pubblico ha preso un impegno che ribadisce al nostro microfono
Claudio Burlando -- Presidente regione Liguria