Province, si ridisegnano i confini
E' partito anche in Liguria, come in tutte le regioni italiane, il processo che ridisegnerà i confini amministrativi delle province, previsto dalla legge sulla spending review: della partita si occupa il Cal, il comitato delle autonomie locali che si è riunito per la prima volta il 4 settembre, e dovrà concludersi in tempi strettissimi, ovvero entro il 2 ottobre. Per fortuna nella nostra regione, a differenza che in altre, la questione è estremamente semplice, anzi non si pone nemmeno: si tratta infatti di fare la scelta obbligata di mettere insieme Savona e Imperia per creare una sola provincia del Ponente che abbia almeno 350.000 abitanti e una superficie di 2.500 chilometri quadrati, requisiti minimi stabiliti dalla legge. Genova e La Spezia, invece, mantengono i confini attuali: la prima perché diventa città metropolitana con un territorio che coincide con l'attuale provincia, e la seconda perché non può aggregarsi con nessuna delle province confinanti, ovvero né con la futura città metropolitana di Genova, né con Massa e Parma, appartenenti ad altre regioni. Per la verità, i territori di Genova e La Spezia potrebbero ancora mutare i proprio confini, se i comuni del Tigullio, oggi dentro la Provincia di Genova, sceglieranno di passare con La Spezia, purché tutti insieme in modo da garantire la continuità territoriale richiesta dalla legge: questa partita, tuttavia, si giocherà su un altro tavolo, quello della conferenza metropolitana che porrà le basi della città metropolitana. La prima seduta, con tutti i 67 comuni della Provincia di Genova, si terrà il 13 settembre. La frattempo il Cal si riunirà ancora per disegnare le nuove Province.
PIERO ARALDO, SEGRETARIO GENERALE PROVINCIA DI GENOVA
La Provincia della Spezia è preoccupata per le proprie ridotte dimensioni.
MARINO FIASELLA, COMMISSARIO PROVINCIA DI LA SPEZIA
A Imperia si auspica che il riassetto avvenga in modo equilibrato.
LUIGI SAPPA, PRESIDENTE PROVINCIA DI IMPERIA
I tempi ristretti preoccupano i presidenti delle Province: si rischia di fare le cose in modo frettoloso.
ANGELO VACCAREZZA, PRESIDENTE PROVINCIA DI SAVONA
Le modifiche dei confini, quindi, non risolvono il problema della mancanza di fondi.
PIERO FOSSATI, COMMISSARIO STRAORDINARIO PROVINCIA DI GENOVA
Intervistati
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