Premio skiaffino: humour certificato come l'orma del selvaggio venerdi
Se quella che sembra una vecchia sveglia non misura il tempo, ma aiuta a farlo passare con un quadrante a dieci anziché dodici ore e se l'impronta di un piedone sulla sabbia diventa "la certificata orma del selvaggio Venerdì" siamo nel regno degli 'Oggetti smarriti e oggettivi smarrimenti" del Premio Skiaffino 2012. Promosso da Provincia e Comune di Camogli con la Fondazione Remotti, enti, imprese e associazioni rinnova ogni anno la poliedrica e geniale arte satirica di Gualtiero Schiaffino, vulcanico e appassionato fumettista, editore per l'infanzia e uomo delle istituzioni, portato via troppo presto, nel 2007, da un male rapido e inesorabile. Cuore della nuova edizione è la contaminazione tra i diversi linguaggi dell'arte e le meraviglie delle cose perdute e dimenticate degli "oggetti smarriti" perché resi invisibili dall'abitudine e 'ritrovati' con nuovi significati spiega Barbara Schiaffino, figlia di Gualtiero e curatrice del Premio.
BARBARA SCHIAFFINO Curatrice del Premio Skiaffino
La Certificata orma del selvaggio Venerdì, dono per gli ottant'anni del mitico libraio per ragazzi Roberto Denti, innamoratissimo di Defoe, o i canestri della serie In-cesti ci restituiscono il folgorante humour e l'entusiasmo da eterno ragazzo di Schiaffino per una diversa lettura della realtà. E smarrire gli sguardi consueti, per immergersi in nuovi echi e punti di vista è il filo conduttore di Spaesamenti che sconfina dalla fondazione Remotti in tutta Camogli, abbinando i fulminanti aforismi di Schiaffino agli scatti di Patrizia Traverso che fonda la sua ricerca sulla fusione di immagini e parole.
PATRIZIA TRAVERSO Fotoartista
Se poi l'orecchio è quello di Demetra, per ascoltare poeticamente il crescere dell'erba, o un vecchio vinile a 45 giri è sagomato a fiore e suona Petit Fleur di Sidney Bechet siamo tra le meraviglie di Carlo Battisti, notissimo artista viareggino che accompagna il viaggio, altrettanto fantastico e pieno di poesia, tra le installazioni dei grandi Bruno Munari e Man Ray. Il tutto nello scrigno della Fondazione Natalina e Pier Luigi Remotti, coppia di appassionati collezionisti dell'avanguardia e del contemporaneo che hanno fatto rinascere l'antica chiesa delle Gianelline, ripensata dall'architetto Alberto Garutti. Ospita mostre, eventi e affascina anche per le sue opere permanenti: come il grande e policromo intreccio, quasi apparizione onirica, ad avvolgere la capriata, di Tobias Berger, vincitore di una biennale veneziana.
NATALINA REMOTTI Presidente Fondazione Remotti
E come, a dominare la facciata, il rosario del terzo Paradiso, di Michelangelo Pistoletto.
NATALINA REMOTTI Presidente Fondazione Remotti
Le mostre del Premio Skiaffino sono aperte ogni sabato e domenica sino al 26 agosto dalle 15 alle 19. L'ingresso è libero.