L'UE combatte la fuga dei marittimi europei
Vita da marinaio è da sempre sinonimo di vita dura, per il contatto costante con gli elementi naturali, la costrizione in spazi ristretti e, soprattutto, la lontananza dagli affetti.
Un tempo, però, questi elementi negativi non scoraggiavano un gran numero di persone dall'imbarcarsi, scegliendo un mestiere che compensava la fatica e la solitudine con una buona remunerazione economica.
Oggi non è più così: sulle navi europee lavorano sempre più marittimi provenienti da paesi extra-Ue, che non sempre hanno una formazione tecnica ottimale ma sono molto più adattabili alle condizioni di vita a bordo rispetto a quelli comunitari, che sono ben formati professionalmente ma sempre più spesso abbandonano la carriera marittima dopo pochi mesi, quando addirittura non si fanno sbarcare dalla nave al primo viaggio.
EUGENIO MASSOLO, PRES. ACCADEMIA MARINA MERCANTILE GENOVA
Eugenio Massolo è il presidente dell'Accademia della Marina Mercantile, ente di formazione fondato dalla Provincia di Genova, e oggi classificato come istituto tecnico superiore, che ha raccolto l'SOS 'fuga dalle navi' lanciato dall'Unione Europa e si è posta a capo di un programma formativo ad hoc chiamato proprio SOS, acronimo di Stress on ships.
Il programma, partito questa settimana con 4 giorni di seminario a Genova, proseguirà per due anni, con seminari di approfondimento nei vari paesi partner, che sono Turchia, Finlandia, Svezia, Lituania e Polonia. Alla fine verrà varato uno standard formativo europeo sulla gestione dello stress dei marittimi, per fermare la diaspora dalle navi.
REZA ZIARATI, PIRI REIS UNIVERSITY, TURCHIA
EIJA VELIN, CENTRE OF MARITIME STUDIES, FINLANDIA
Il problema non è da poco: in uno scenario economico di crisi, lo shipping è una delle poche industry in crescita, in Italia e in Europa, ed è un vero controsenso che eccellenti giovani professionalità rinuncino al lavoro a cui si sono preparate per colpa dello stress a bordo.
I marittimi insomma devono essere allenati a convivere con lo stress e a gestirlo. Anche per la sicurezza: personale stressato a bordo mette a rischio l'incolumità della nave e dei passeggeri.
Fra le flotte più cospicue del mondo c'è quella italiana. Aderiscono a Confitarma, la confederazione italiana degli armatori, 230 compagnie di navigazione, per un totale di 1.700 navi battenti bandiera italiana, da carico, passeggeri o da crociera.
CLAUDIO BARBIERI, CONFITARMA
Sono due le compagnie di navigazione italiane partner di SOS: Costa Crociere e Grandi Navi Veloci, che già da anni hanno stretto accordi con l'Accademia della Marina Mercantile per imbarcare esclusivamente personale da essa formato.
Grandi Navi Veloci ha 10 navi di proprietà e due a nolo e fa servizio traghetti fra l'Italia, la Spagna, la Francia e i paesi del Nord Africa. Quali sono i fattori di stress dei marittimi imbarcati sui traghetti?
RENATO CAUSA, RESP. FORMAZIONE GRANDI NAVI VELOCI
Costa Crociere, oggi parte del gruppo Carnival, ha 17 navi da crociera con 18.000 marittimi imbarcati, di 85 diverse nazionalità.
MAGALI BERTOLUCCI, HR COSTA CROCIERE