Legalità e lotta alla mafia il messaggio ai giovani di Salvatore Borsellino (1)
Hanno condiviso l'impegno di magistrati in lotta sino all'ultimo contro la mafia, affratellati da sogni, desideri, speranze e alla fine dalla stessa morte di servitori dello Stato caduti nelle terribili stragi mafiose di Capaci e via D'Amelio, il 23 maggio e il 19 luglio 1992. Il ricordo e l'esempio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sostengono la battaglia di legalità e verità e giustizia per le vittime di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo e fondatore del movimento “Agende Rosse”, come quella che negli ultimi mesi il magistrato portava sempre con sé, scomparsa misteriosamente con le sue note riservate in via D'Amelio.
A condividere con Salvatore Borsellino l'etica civile della legalità al Teatro della Corte il 28 ottobre c'erano mille studenti delle superiori con il sindaco metropolitano e di Genova Marco Doria, il procuratore generale Valeria Fazio, il capo di gabinetto della Prefettura Montella, il capo della squadra mobile Gargano e il maggiore Rustico dei Carabinieri per l'incontro organizzato dalla sezione genovese del movimento “Agende Rosse” e patrocinato da Città metropolitana e Comune di Genova.
Dopo la strage di via D'Amelio per molti anni Salvatore Borsellino aveva chiuso nel silenzio lo strazio, il dolore, la rabbia. Sono stati gli incontri e gli stimoli dei giovani, racconta, a restituirgli voce e speranza.
SALVATORE BORSELLINO, fondatore movimento “Agende Rosse”
MARTINO BAGLIETTO, CHIARA RONCALLO studenti Istituto superiore Primo Levi
E nell'impegno contro la mafia e per la legalità – ha detto Marco Doria – la condivisione dei giovani è fondamentale.
MARCO DORIA, sindaco di Genova e della Città metropolitana
Cinquantasette giorni dopo l'uccisione di Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo e tre persone della scorta anche Paolo Borsellino cadde con cinque agenti nella strage di via D'Amelio.
GIUSEPPE CARBONE, presidente sezione genovese Movimento “Agende Rosse”
E l'11 novembre scorso Salvatore Borsellino ha portato il suo messaggio anche a centinaia di studenti del Primo Levi e di altre scuole, con le istituzioni e gli amministratori della vallata, nel teatro di Ronco Scrivia.
LAURA REPETTO, consigliera Città metropolitana di Genova