La resistenza (e il risorgimento) in scena a palazzo Doria Spinola
I testi manzoniani e le musiche di Verdi e Bellini a scandire l'afflato risorgimentale di "un volgo disperso che nome non ha", e toccanti e drammatiche pagine di Giorgio Bocca, Elena Bono e altri autori sulla Resistenza, dall'8 settembre al 25 aprile, con il Requiem di Mozart, lo Stabat Mater di Pergolesi e le sinfonie di Berlioz ad accompagnare i momenti più intensi, crudi e sanguinosi della lotta partigiana e di popolo contro il nazifascismo per riconquistare libertà e democrazia. La continuità tra gli ideali del Risorgimento e quelli che hanno ispirato e alimentato, anche tra gli eccidi, le deportazioni, i rastrellamenti e le torture, la Resistenza è stato il filo conduttore, tra musica e recitazione, dello spettacolo nel salone del Consiglio a Palazzo Doria Spinola, promosso dalla Provincia nei giorni della memoria della Liberazione e a conclusione delle manifestazioni per il 150^ dell'Unità d'Italia. Lo spettacolo, affresco scenico e oratorio laico in due parti dell'Associazione per la Ricerca Teatrale , ha la regia di Mimmo Minniti.
MIMMO MINNITI
Regista di "Oh giornate del nostro riscatto!"
Alla rappresentazione ha partecipato anche il presidente provinciale dell'Anpi.
MASSIMO BISCA
Presidente ANPI provinciale di Genova
E l'Anpi nell'occasione ha donato al presidente della Provincia Alessandro Repetto le medaglie d'onore coniate nel trentennale della Liberazione.
MASSIMO BISCA
Presidente ANPI provinciale di Genova
Intervistati
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