La magnifica dimora dell'ammiraglio di Carlo V
Palazzo Doria Spinola in via Roma, oggi proprietà della Provincia di Genova, ha una storia antica e prestigiosa. E' infatti uno degli edifici più importanti della città dal punto di vista storico e artistico, tanto che a partire dal Cinquecento fece parte dei Rolli, gli elenchi di dimore patrizie private, di epoca tardo-rinascimentale e barocca, che la Repubblica genovese utilizzava, a sorteggio, per ospitare principi e altri eminenti personaggi stranieri di passaggio in città.
Palazzo Doria Spinola sarà quindi uno dei protagonisti dei Rolli Days, l'evento che sabato 29 e domenica 30 marzo aprirà alle visite del pubblico, dalle 10 alle 19, 21 palazzi dei Rolli.
La visita al palazzo ruoterà intorno alla figura del patrizio genovese Antonio Doria, che si fece costruire questa dimora nel 1541 presso la porta dell'Acquasola, in una zona della città allora periferica e ricca di conventi e di giardini.
Progettato da Bernardino Cantone e poi da Giovan Battista Castello, detto il Bergamasco, dal punto di vista architettonico il palazzo ricalca la classica tipologia di dimora patrizia genovese.
AUGUSTO ROLETTI, PROVINCIA DI GENOVA
Il loggiato inferiore e quello superiore sono collegati da uno scalone monumentale.
Antonio Doria, nato nel 1495 e cugino più giovane del più celebre Andrea Doria, era come lui armatore di una flotta di galee. Un dettaglio del palazzo ricorda il suo grande potere.
AUGUSTO ROLETTI, PROVINCIA DI GENOVA
Con intenti celebrativi e di rappresentanza, gli affreschi sulle facciate esterne del palazzo, ormai quasi illeggibili, rappresentano Antonio Doria, le sue imprese e il prestigio della sua illustre famiglia.
Stessa finalità apologetica ha il vestibolo che precede il cortile.
AUGUSTO ROLETTI, PROVINCIA DI GENOVA
Anche le figure di crociati che si sviluppano lungo tutto il perimetro del cortile hanno finalità di auto celebrative.
AUGUSTO ROLETTI, PROVINCIA DI GENOVA
Nel 1624 il palazzo passò dai Doria agli Spinola, altra eminentissima famiglia dell'aristocrazia genovese, che lo ampliarono costruendo un'ala per le scuderie e, a nord-est, una famosa galleria splendidamente affrescata da Andrea Ansaldo, oggi purtroppo scomparsa per la brutale mutilazione subita dal palazzo alla fine dell'Ottocento.
AUGUSTO ROLETTI, PROVINCIA DI GENOVA
L'aspetto della galleria perduta, coi suoi quadri, arredi e suppellettili, è tuttavia ricostruito dalle bellissime tavole che l'artista Guido Zibordi Marchesi ha realizzato sulla base delle dettagliate informazioni contenute in un inventario di casa Spinola del 1727, rinvenuto nell'Archivio di Stato di Genova. Le tavole saranno esposte in occasione dei Rolli Days.
Nella sala mutilata al piano nobile si trova anche uno dei molti quadri di epoca contemporanea proprietà della Provincia di Genova.
AUGUSTO ROLETTI, PROVINCIA DI GENOVA
Sempre al primo piano nobile si trovano i saloni di rappresentanza del palazzo. Quello più piccolo è detto sala degli arazzi.
AUGUSTO ROLETTI, PROVINCIA DI GENOVA
L'ambiente più grande è la sala detta oggi del consiglio provinciale.
AUGUSTO ROLETTI, PROVINCIA DI GENOVA
Il loggiato superiore, su cui il salone del consiglio e la sala arazzi si affacciano, è famoso per essere affrescato con grandi piante di città italiane, fra cui Milano, Roma e Venezia, con cui la famiglia Doria aveva relazioni commerciali. L'opera, di Lazzaro Calvi e nipoti, è ispirata alla Galleria delle carte geografiche dei Musei Vaticani.
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