La grande bellezza di Staglieno
Educare l'occhio e l'anima alla bellezza è sempre lodevole, anche se si tratta del corso di fotografia di un circolo ricreativo aziendale. Circa venti persone, in larga maggioranza donne, hanno seguito il corso del Cral della Provincia di Genova, tenuto da Franco Potenti. Otto lezioni di due ore, per andare oltre il clic e poter esprimere meglio la propria creatività.
FRANCO POTENTI, CRAL PROVINCIA DI GENOVA
Alla fine del corso, i venti partecipanti hanno fatto due uscite domenicali per mettere alla prova le nozioni apprese. Una a Camogli, per le foto a colori, e una al cimitero monumentale di Staglieno, per il bianco e nero.
Staglieno è una perla artistica genovese, nota in tutto il mondo per la grande quantità e qualità delle sue sculture funerarie monumentali.
Il cimitero venne progettato da Carlo Barabino, architetto capo del comune di Genova, nel 1832, in seguito al divieto dell'antica pratica di seppellire i morti nei recinti delle chiese. Esecutore fu l'allievo G.B. Resasco. L'inaugurazione avvenne nel 1851.
Lungo il perimetro di un grande campo con al centro la statua della Fede di Santo Varni, corrono lunghe gallerie dove si allineano i monumenti sepolcrali che celebrano il trionfo sociale della borghesia genovese del XIX secolo: commercianti, banchieri, armatori, industriali facevano a gara per costruire le tombe più grandi e più belle, investendo somme ingentissime e ingaggiando i più celebrati scultori dell'epoca.
I monumenti più antichi datano alla seconda metà dell'Ottocento e adottano i tipici stilemi del realismo borghese, che li rende straordinari documenti storici della vita quotidiana, con un'impressionante cura nella definizione dei dettagli: abiti, calzature, accessori, arredi, oggetti di vita quotidiana. Negli anni in cui inizia ad affermarsi la fotografia, la scultura tenta di competere con la nuova arte attraverso il virtuosismo minuzioso dei particolari.
Tipicamente borghese è anche la presenza nelle opere dei simboli professionali della vita del defunto, a dare una solida rappresentazione del suo ruolo sociale, come nella
tomba Gerard, commissionata da un commerciante di vele e tessuti attivo nel settore nautico.
FRANCO POTENTI, CRAL PROVINCIA DI GENOVA
Le figure della mitologia greco-latina non servono solo a nobilitare i valori borghesi come il commercio: nella tomba di Erasmo Piaggio firmata dal Saccomanno, ad esempio, Saturno, dio del tempo che scorre, attende la fine dei giorni seduto sul sepolcro, sostituendo qualsiasi simbolo religioso ad affermare una visione laica della morte.
In alcuni casi, il trapasso fra il regno dei vivi e quello dei morti è raffigurato in modo simbolico, con ricchi di riferimenti alla cultura cristiana cattolica.
FRANCO POTENTI, CRAL PROVINCIA DI GENOVA
Verso la fine del secolo, il gusto tardo romantico e decadente fa scegliere ad alcuni artisti una rappresentazione intimista del dolore, come nella Tomba Piaggio dello scultore Giuseppe Benetti, che dipinge una sommessa afflizione sul volto della vedova del defunto.
FRANCO POTENTI, CRAL PROVINCIA DI GENOVA
Anche altre tombe hanno reso possibile ai fotografi di mettere in pratica gli insegnamenti del corso di fotografia.
FRANCO POTENTI, CRAL PROVINCIA DI GENOVA
A cavallo fra Ottocento e primi decenni del Novecento il gusto estetico cambia, e Staglieno si arricchisce di arte tardo romantica, decadente, simbolista, liberty e decò.
FRANCO POTENTI, CRAL PROVINCIA DI GENOVA
Intervistati
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