Il cippo romano del ramaceto star della mostra archeologica di palazzo Reale
Anche la Polizia provinciale di Genova ha contribuito all’eccezionale ritrovamento archeologico fatto nell’ottobre 2015 sul monte Ramaceto, alle spalle di Chiavari: sono stati infatti proprio gli agenti in divisa griga a individuare con l’aiuto di abitanti del luogo, dopo ben sei mesi di ricerche, da aprile ad ottobre, il cippo di confine del secondo secolo dopo cristo di cui si conosceva l’esistenza da 30 anni ma di cui si erano perse le tracce. Ora il reperto sarà esposto *nella bella mostra archeologica in corso fino al 28 marzo a Palazzo Reale a Genova a cura della Soprintendenza archeologica della Liguria.
La mostra, che riguarda solo i ritrovamenti archeologici degli ultimi 15 anni, espone molte meraviglie: spade e ornamenti femminili in ferro risalenti a mille anni prima di Cristo, anfore romane adagiate sul fondo del mare, reperti medievali sepolti rinvenuti presso chiese e castelli, un falconetto di età moderna trovato sul fondale del porto di Genova, e perfino stoviglie in ceramica di una cucina ottocentesca. L’archeologia non ha limiti di tempo, riguarda tutto ciò che è sepolto sotto terra.
Oltre alla sezione sull’archeologia della vita quotidiana, la famosa cultura materiale, la mostra ha altre tre sezioni: sull’archeologia subacquea, ovviamente molto diffusa in Liguria, sull’archeologia funeraria, le tombe sono scrigni che racchiudono i valori simbolici e materiali delle comunità, e infine sull’archeologia urbana, gli scavi cittadini, numerosi in particolare a Genova, ma anche a Chiavari e Savona, e che non sempre sono ben visti dai cittadini.