Genova in piazza contro il terrorismo e l'orrore di Brindisi
Il silenzio che coagula emozioni e rabbia, sdegno e dolore per l'assurda e feroce barbarie di Brindisi che il 19 maggio ha cancellato la vita di Melissa Bassi a sedici anni e colpito altre sette coetanee con gli ordigni davanti alla loro scuola, intitolata a Francesca Morvillo Falcone. Questa la risposta di Genova, e dei suoi giovani, a De Ferrari, la stessa dove la città con istituzioni, sindacati, imprese, associazioni, aveva manifestato dopo l'attentato contro Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, per dire ancora una volta no al terrorismo e ricordare le persone uccise dalle brigate rosse negli anni di piombo.
MASSIMO COCO
La voce di Massimo Coco è rotta dall'emozione mentre elenca i nomi delle vittime, come suo padre, il procuratore generale Francesco Coco, assassinato con il brigadiere Saponara e l'appuntato Deiana della scorta l'8 giugno 1976. Poi ricorda le persone sequestrate e quelle ferite dai terroristi con tutta la forza dei suoi valori etici e civili.
MASSIMO COCO
La città ha risposto unita al ferimento di Roberto Adinolfi, a De Ferrari, piazza simbolo di tante lotte, per dare, come Genova seppe fare negli anni di piombo, un segnale al paese della forza della democrazia. L'arma più potente - ha detto la vicepresidente della Camera Rosy Bindi - contro i rischi del terrorismo.
ROSY BINDI
Vice Presidente della Camera dei Deputati
Davanti al monumento, in Piccapietra, all'operaio e sindacalista Guido Rossa, ucciso dai brigatisti il 24 gennaio 1979. E' partita da qui la manifestazione contro il terrorismo, ricordando un eroe civile senza retorica che il presidente Pertini insignì della medaglia d'oro alla memoria e al quale Genova diede l'ultimo saluto sotto la pioggia e le lacrime, con il cuore in gola e la coscienza ferma per rendere invalicabili gli argini della democrazia e delle sue conquiste sociali e civili.
PIERO FOSSATI
Commissario straordinario della Provincia di Genova