Genoa port run una gara che quaglia
Una scommessa vinta. Grazie ai 630 che domenica mattina alle 10 si sono presentati alla partenza, tutti insieme all'Hennebique. Poi, dopo meno di 25 minuti e otto chilometri corsi fra i moli e l'area portuale di Genova, sulla rampa della Lanterna si è presentato uno solo al comando.
Il favorito, Salvatore Concas della Cambiaso e Risso, ha tagliato il traguardo sul piazzale della Lanterna in 24 minuti e 50 secondi, precedendo di 4 secondi il piemontese Simone Marocco e il portacolori del Cus Genova Luca Campanella.
Il vincitore ci spiega la sua tattica, che si è rivelata azzeccata.
Luca Concas -- Cambiaso e Risso Running Team
Emma Quaglia, probabile olimpica, si è classificata diciassettesima e prima delle donne con il tempo di 27 e 47 precedendo la compagna di team Laura Papagna ed Emanuela Massa della Cambiaso e Risso. Il running team portuale della compagnia assicuratrice genovese che tra i moli ci teneva a fare bene.
Emma Quaglia -- Cus Genova
La Genoa port run potrebbe essere il trampolino di lancio verso la maratona olimpica. È stata, comunque, una corsa unica, tra le banchine delle merci e i terminal passeggeri del porto di Genova, spettacolare come il suo arrivo alla Lanterna, ma gli organizzatori (Provincia di Genova, Genoa Port Center e Uisp) hanno promesso che non rimarrà senza seguito.
Alla premiazione erano presenti Alessandro Repetto (provincia) Lugi Merlo (autorità portuale), l'ammiraglio Felicio Angrisano (capitaneria di porto) e Stefano Anzalone (comune di Genova).
Una premiazione però la meritano gli organizzatori che hanno puntato forte, rischiando molto, su una corsa che sfata il tabù dell'area portuale. Grazie all'autorità e alla capitaneria, i genovesi si sono potuti godere, in una splendida domenica mattina di sole, la loro fabbrica più antica, più bella, più vitale: il porto di Genova.
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