Ente radar, nuova vita grazie all'accademia del mare
Il rovescio militare del Capo Matapan, nel marzo del '41, quando la Royal Navy britannica, che utilizzava il radar, sbaragliò la flotta italiana che ne era priva, fu un brusco risveglio per la Marina Militare, che aveva abbandonato le sperimentazioni del nuovo strumento avviate nel '33 direttamente su impulso di Guglielmo Marconi, che del radar era stato uno degli inventori. Si corse al riparo riprendendo immediatamente i test, ma ci si concentrò sulle navi militari.
Quindici anni dopo, nel '56, la tragedia dell'Andrea Doria, 52 morti, fu il secondo trauma, che spinse ad addestrare anche gli ufficiali delle navi mercantili.
Così nel '62, a Genova, su spinta del Sindaco Pertusio, nacque l'Ente Radar, a controllo ministeriale, con soci vari enti fra cui Comune e Provincia, e intitolato proprio a Marconi. Per 40 anni, fino al 2002, ne fu l'anima Emilio Legnani, medaglia d'oro della Marina Militare.
Dopo 43 anni di vita presso vari spazi nell'area della Fiera di Genova, nel 2005, col progetto di demolizione e ricostruzione del padiglione B, l'Ente Radar si trovò senza casa. A trovare una soluzione fu l'allora presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto, che offrì ospitalità nel seminterrato di Villa Candida, sulla sommità della collina di Albaro, dove proprio in quei mesi si stava insediando l'Accademia della Marina Mercantile, promossa dallo stesso Repetto.
Nel 2011 l'ente entrò in crisi.
CLAUDIO BARBIERI
Liquidatore Ente Radar
Ma soprattutto l'ente perse i suoi maggiori clienti, ovvero Costa Crociere e proprio quell'Accademia che gli dava ospitalità. Gli alti costi della struttura, in particolare degli istruttori, avevano reso troppo cari i prezzi dei corsi per stare sul mercato: il brusco calo del fatturato, -40%, rese impossibile reinvestire e quindi proseguire l'attività.
A salvare l'Ente Radar, dopo un paio di tentativi di gara falliti, ci ha pensato la stessa Accademia del Mare padrona di casa ed ex principale cliente, facendo un'offerta di acquisizione insieme all'Istituto Nautico (in società al 10%) che comprende il marchio e le strutture. L'esborso finanziario è limitato, grazie alla compensazione di un credito sul canone di affitto.
EUGENIO MASSOLO
Presidente Accademia Marina Mercantile
L'Ente riparte quindi su basi completamente rinnovate, sia sul fronte societario che su quello dei costi. Riuscirà a riaffermarsi sul mercato?
EUGENIO MASSOLO
Presidente Accademia Marina Mercantile
Molto appealing sul mercato saranno anche le nuove strumentazioni per insegnare l'uso della cartografia elettronica: l'investimento è di 180.000 euro, di cui 150.000 di fondi Fas e 20.000 messi da due aziende, Costa Crociere e Grandi navi Veloci.
L'unica continuità storica fra il vecchio e il nuovo Ente Radar è Giorgio Pitacco, direttore dei corsi sin dall'uscita del capitano Legnani nel 2002. Un triestino di grande energia ed entusiasmo che ha conservato nella sede dell'ente cimeli ormai storici.
Pitacco ci spiega come funzionano i corsi dell'Ente.
GIORGIO PITACCO
Direttore Corsi Ente Radar
Ultimo passo del percorso formativo degli allievi è il simulatore della plancia di comando di una nave.
GIORGIO PITACCO
Direttore Corsi Ente Radar