Ente radar, l'accademia cerca un partner per rilanciarlo
Senza questa soluzione la sorte dell'ente Radar Guglielmo Marconi resterebbe appesa a un filo, sempre più esile. Per risollevare le sorti della storica e prestigiosa istituzione genovese, nata nel 1962 e negli ultimi anni pesantemente indebolita dalla concorrenza privata nella formazione marittima, sempre più dilagante e competitiva nell'offerta, l'Accademia Italiana della Marina Mercantile, nata nel capoluogo ligure su impulso della Provincia con enti, istituzioni e tutto il cluster marittimo, ha lanciato il bando per acquisire, in società al 51% con un partner di mestiere al 49, l'Ente radar. Sono stati i soci del Marconi -- Comune di Genova -- che ne ha la maggioranza, Provincia, Camera di Commercio Confitarma, Istituto nautico, collegio dei capitani e corpo dei piloti ad affidare l'incarico all'Accademia di trovare la formula della nuova società per salvaguardare e rilanciare l'ente radar.
EUGENIO MASSOLO
Presidente Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile
Da tre anni fa l'ente Radar, le cui strutture e tecnologie, come il grande e moderno simulatore di navigazione, sono ospitate nella stessa sede dell'accademia, a Villa Candida, ha perso la formazione radaristica di Costa Crociere, trasferita sul centro olandese del gruppo Carnival e nel 2010 anche i cadetti dell'Accademia della Marina Mercantile la fanno all'Imat di Napoli, vincitore di uno specifico bando. Ora la nuova società mista - che salvaguarderà anche i tre dipendenti dell'ente radar - punta, oltre alle certificazioni radaristiche e a quelle del bridge team management, per la gestione del personale sui ponti, ad ampliare l'offerta formativa e commerciale del Marconi.
EUGENIO MASSOLO
Presidente Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile
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