Per annunciare la sua vittoria nel 1473 contro il signore turcomanno Huzun Hasan ai governanti di Chio, colonia della Superba nell'Egeo, Maometto II, sultano ottomano, scrive in genovese. Lingua di mercanti e dogi, marinai e tecnici navali il genovese è stato infatti anche lingua della diplomazia con imperatori e sovrani, popolare e aulica, dalla letteratura al teatro alle canzoni, dai lunari alle ricette. Ne declina lo straordinario patrimonio millenario una preziosa e originale mostra all'Archivio di Stato di Genova, scrigno di fonti vive di storia, memoria e radici per il futuro.

ANNALISA ROSSI, direttore Archivio di Stato di Genova

La mostra Il Genovese, Storia di una lingua, con documenti dell'Archivio di Stato e di altri importanti istituti culturali e di conservazione della città, è stata curata dal professor Fiorenzo Toso con Giustina Olgiati.
Lingua prima soprattutto parlata, il genovese assume forma scritta nel XII secolo e dal '200 sviluppa una ricca letteratura.

GIUSTINA OLGIATI curatrice della mostra, Archivio di Stato di Genova

E la lingua genovese nei secoli ha saputo espandersi in tutto il mondo.

GIUSTINA OLGIATI curatrice della mostra, Archivio di Stato di Genova

Dai versi dell'Anonimo del '200 ai trattati con i sovrani, dai testi sacri a quelli di scienza, il genovese si sviluppa in tutti i campi, dalla letteratura con una straordinaria fioritura fra Cinque e Settecento, alla poesia fino a Piaggio, Bacigalupo, Firpo, dal teatro del '600 a Govi, alla canzone, fino a De Andrè con Creuza de Ma.
GIUSTINA OLGIATI curatrice della mostra, Archivio di Stato di Genova

E questa mostra, aperta sino al 2 dicembre, aspetta davvero tutti.

ANNALISA ROSSI, direttore Archivio di Stato di Genova