dall'allume alla seta 500 anni fra rotte e imprese dei genovesi nel mondo
Maestri di navigazione, commerci e diplomazia in tutto il mondo. A raccontare l’espansione economica e le imprese dei genovesi fra XI e XVI secolo è un’affascinante mostra di antichi e preziosi documenti all’Archivio di Stato: “Tutti i genovesi del mondo”, curata dalla dottoressa Giustina Olgiati che ci ha guidati fra trattati della Repubblica con Stati e Imperi, antichissimi registri notarili, contratti marittimi e molte altre testimonianze della memoria e della storia della Superba e della sua flotta, per la quale invocava la protezione divina anche la preghiera marinara che apre la mostra.
GIUSTINA OLGIATI Archivio di Stato, curatrice della mostra
E i genovesi arrivavano davvero ovunque: dal Mediterraneo alla Cina sulla via della seta e sull’Atlantico alla via dell’allume.
GIUSTINA OLGIATI Archivio di Stato, curatrice della mostra
I genovesi nel 1147/49 partecipano anche alle operazioni belliche,
che saranno per loro un tracollo economico, della II Crociata sulla costa islamica spagnola.
GIUSTINA OLGIATI Archivio di Stato, curatrice della mostra
E tra i frutti della diplomazia è anche il trattato, avanzatissimo per l’epoca, suggellato 40 anni dopo la presa di Almeria e Tortosa fra Genova e il Regno di Maiorca.
GIUSTINA OLGIATI Archivio di Stato, curatrice della mostra
Genova continua a muoversi all’insegna del dialogo e degli equilibri diplomatici con il Sacrum Imperium, l’Impero bizantino e il Regno normanno, salvaguardando i traffici e gli interessi della Repubblica.
GIUSTINA OLGIATI Archivio di Stato, curatrice della mostra
Un secolo più tardi l’espansione commerciale genovese dà origine anche agli insediamenti sul Mar Nero e Caffa per duecento anni è fulcro dei traffici fra Occidente e Oriente.
GIUSTINA OLGIATI Archivio di Stato, curatrice della mostra
Nel 1475, 22 anni dopo la caduta Costantinopoli, Caffa viene conquistata dai turco-ottomani, però i genovesi non smetteranno di viaggiare.
GIUSTINA OLGIATI Archivio di Stato, curatrice della mostra
La mostra all’Archivio di Stato è aperta sino al 5 dicembre prossimo nei feriali.
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