Dal ferro per la superba ai presepi della devozione i tesori del museo Tubino
L'età del ferro? In Valle Stura iniziò dalla metà del '400, come raccontano molte testimonianze del museo civico di Masone, nell'antico convento agostiniano di piazza Castello, adiacente alla chiesa dell'Assunta.
Il museo è dedicato ad Andrea Tubino che l'ha fondato nel 1980 ed è stato ispiratore e curatore, sino alla sua scomparsa nel 1992, di tutte le testimonianze storiche, dai materiali archeologici agli strumenti e alle tradizioni, del lavoro e delle attività della vallata. Come il ferro.
PAOLO OTTONELLO, Sindaco del Comune di Masone
Un lavoro collettivo durissimo per produrre gli attrezzi dei chiodaioli, dei fabbri e dei maniscalchi, per le navi e le attività marinare, e le falci, le scuri, le asce dei contadini e dei boscaioli che fornivano la legna per il carbone delle fucine. Il ferro prodotto con la tecnica del basso fuoco alla catalana, 900 gradi anziché i mille tradizionali, veniva poi battuto al maglio e incorporando fosfati non arrugginiva. Per questo è stato così importante anche in tutti i palazzi nobiliari dell'antica Genova.
PAOLO OTTONELLO, Sindaco del Comune di Masone
Tutti gli spazi del museo Tubino ora sono più accessibili: con il progetto presentato dalla Provincia, cofinanziato da Regione e Comune, sono stati realizzati nuovi allestimenti e installato un modernissimo ascensore panoramico che collega tutti i piani del museo e offre una magnifica vista.
E ora visitiamo il presepe, anzi i presepi. Perché oltre al grande allestimento meccanizzato e alle sessanta preziose statuine di scuola genovese e napoletana dal XVII al XX secolo, il Museo Tubino offre un altro magnifico presepe, curato in ogni particolare, dalle figure ai raffinati costumi, dagli scenari agli arredi, dal talento e dalla passione della stessa artista.
GIANNI OTTONELLO, Associazione Amici del Museo civico Andrea Tubino
E poi una celebrazione della Natività che insieme alla devozione richiama anche la storia e la memoria del borgo masonese: è quella del grande e scenografico presepe meccanizzato, con innumerevoli movimenti e figure, legate agli antichi mestieri, dal ferro della fucina, tra l' incudine del fabbro, il mantice e il maglio, all'officina dei carri, memoria di quando cavalli e buoi erano i motori viventi della campagna. E poi taglialegna e boscaioli, falegnami, calzolai e fabbri, mugnai e contadini, pastori e pescatori fra rintocchi della campana e giochi di luce che alternano alba e crepuscolo, giorno e notte con il cammino celeste della luna. Da undici anni è allestito con la stessa passione e tante novità a ogni edizione.
GIANNI OTTONELLO, Associazione Amici del Museo civico Andrea Tubino
E dal prossimo anno questo piano accoglierà insieme tutti i presepi del Museo Tubino.
GIANNI OTTONELLO, Associazione Amici del Museo civico Andrea Tubino
Accanto ai presepi questo museo offre inesauribili meraviglie in ogni spazio, sino al sottotetto appena restaurato, salvaguardando travature e capriate originarie, in legno di castagno. E anche gli oblò fra le travature del tetto, illuminando le volte a botte delle sale sottostanti, antiche celle dei monaci, accendono di nuova luce il rinato museo di Masone.
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